Monreale, inaugurata ieri la mostra ''Pristina et Dona''

L’esposizione è promossa dalla Basilica Cattedrale in collaborazione con il Museo Diocesano e l'Archivio Storico Diocesano di Monreale

MONREALE, 27 novembre – È stata inaugurata ieri sera presso il palazzo arcivescovile di Monreale l’esposizione dal titolo ''Pristina et Dona'', promossa dalla Basilica Cattedrale in collaborazione con il Museo Diocesano e l'Archivio Storico Diocesano di Monreale.

Un vero e proprio tesoro è stato svelato ai visitatori che hanno potuto ammirare pergamene, argenti, parati, mitrie, lastre incisorie e uno straordinario codice della seconda metà del Quattrocento esposto all’interno della mostra.

Quest’ultima è stata curata da Don Nicola Gaglio, arciprete della Cattedrale, Don Giovanni Vitale, direttore dell’archivio storico diocesano e Maria Concetta Di Natale, direttrice del museo diocesano di Monreale, i cui interventi hanno aperto l’inaugurazione della mostra.

All’evento inaugurale, preceduto dal saluto di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, hanno preso parte il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, il comandante del Gruppo carabinieri di Monreale tenente colonnello Sebastiano Arena; il comandante della Compagnia carabinieri di Monreale, capitano Andrea Quattrocchi; il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore.

Attraverso accurate operazioni di restauro i beni oggetto dell’esposizione sono stati recuperati e valorizzati, anche grazie all’ausilio del Nucleo tutela del patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri la cui attività ha consentito il ritrovamento di alcune di queste preziose opere d’arte. Si tratta infatti di oggetti di secolare bellezza, molti dei quali restituiti alla Cattedrale come donazione del collezionista monrealese Salvatore Renda Pitti, a cui il Museo Diocesano ha dedicato una sala espositiva.

Tra le sezioni più interessanti della mostra ci sono quelle dedicate alle pergamene restaurate in questi anni, che riguardano l’azione di alcuni arcivescovi e altri documenti unici come i registri della peste del 1575, che colpì Monreale. Tante le lamine restaurate ed esposte, tra cui quelle incisorie di Gaetano Lazzara, utilizzate nell’opera settecentesca di Michele Del Giudice.

Di particolare pregio e valore è il Pontificale dell'arcivescovo di Monreale, il cardinale Ausias Despuig, committente della statua della Madonna del Popolo. Si tratta di uno straordinario codice membranaceo miniato del secolo XV, con fregi, iniziali e lettere in oro, che era sparito da tempo dal tesoro della Cattedrale e tornato adesso a farne parte.

Arricchiscono gli spazi espositivi preziosi parati, mitrie, calici aurei ingemmati, argenti provenienti dalle chiese rettorie della Basilica Cattedrale che contribuiscono a rendere ancora più ricco l’apparato espositivo.

La mostra, allestita presso la Sala San Placido del Museo Diocesano, sarà visitabile fino al 30 gennaio 2022 secondo gli orari di apertura del Museo.