Monreale, dove fa notizia ciò che forse notizia non è

Riceviamo e pubblichiamo...

Signor Direttore,
spero che abbia goduto di un lungo e meritato periodo di ferie estive. Ci attende un autunno carico di impegni professionali e per chi ha la passione,  politici.

La mia consolidata stima professionale e la alta considerazione personale che ho per Ella, mi porta a leggere con attenzione il suo giornale, anche nella calura agostana. Mi è capitato di leggere un interessante articolo di pochi giorni fa che dava ampio risalto alla .....pulizia della vasca di piazza Vittorio Emanuele. Mi sono chiesto, istintivamente, il valore giornalistico di una pulizia di una vasca.
Forse, ho pensato, è un evento in quanto la vasca si trova al centro di in contesto monumentale che ha ottenuto il riconoscimento Unesco. Ma anche questa valutazione mi è sembrata sproporzionata dal punto di vista dell' interesse giornalistico.
Ho pensato, invece, alla sua grande attenzione verso Monreale, che La porta a far risaltare eventi anche di ordinaria amministrazione che in altri Comuni non vengono nemmeno considerati.
Mi sono convinto, invece, che in questo contesto politico ed amministrativo che vive Monreale, anche la pulizia di in fondo vasca ad opera di dipendenti comunali diventa un atto di straordinaria amministrazione, al pari della costruzione di una scuola o di un recupero monumentale. La verità che in un contesto politico come quello che viviamo, non vengono dati ai giornali eventi e notizie.
Dal panorama politico monrealese è scomparsa l’agricoltura e la sua valorizzazione. Nonostante i vini di interesse internazionale, percorsi agricoli che i privati valorizzano e un territorio da sempre votato alla agricoltura di qualità. Nessuno si è accorto che non vi è più un ufficio comunale che si occupi dei nostri agricoltori e la sezione operativa per l’agricoltura è stata trasferita tra San Cipirello e Partinico.
Il turismo è privo di una vera programmazione e lasciato esclusivamente ai flussi privati o delle agenzie. Non abbiamo ancora oggi in ufficio turistico che funzioni al pari delle città come Cefalù o Taormina.
L’attuale amministrazione non ha prodotto una politica di valorizzazione del nostro artigianato di qualità e nonostante i solleciti politici e di categoria, non si parla dopo oltre due lustri di una area artigianale ove consentire insediamenti tali da favorire lo sviluppo dell'importante settore produttivo.


L'edilizia da sempre volano della nostra economia langue a causa di uno strumento urbanistico che diventa tale solo quando si tratta di autorizzare grandi catene commerciali
I grandi eventi culturali che avevano reso Monreale un punto di riferimento di avvenimenti di spessore internazionale sono stati sostituiti da modesti concertini. Certo sarà l'effetto della pandemia, ma ho notato che nello stesso periodo in molti centri turistici siciliani si sono tenute manifestazioni culturali di grande richiamo
Certo fa impressione oggi - ricordando le grandi manifestazioni degli anni passati - leggere che un concertino all'interno di una chiesetta viene salutato dalla Stampa e dalla politica locale, come un grande evento culturale.
La verità è che oggi chi è stato chiamato ad amministrate la nostra splendida Monreale non possiede quel colpo d'ala tale da imprimere uno sviluppo straordinario ed eccezionale che merita una città che è stata destinataria di un riconoscimento da parte dell'Unesco. Che la pone tra le città patrimonio mondiale. Si è scelto di volare basso. È più comodo e costa meno fatica.
Alla prossima pulizia della prossima fontana.
Grazie, direttore, per la sua consueta attenzione che riserva alla nostra Monreale.

* Ex sindaco di Monreale