Quella sosta selvaggia in via Santa Maria Nuova ci riporta indietro di dieci anni

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un residente stanco dei disagi soprattutto notturni

MONREALE, 26 luglio – Erano i primi giorni di ottobre del 2020, i preparativi per la storica partenza del Giro d’Italia incalzavano e, tra i tanti interventi funzionali, furono inclusi anche i lavori del rifacimento del manto stradale della via Santa Maria Nuova.

Certo, è noto a tutti che il Giro non passò mai da questa strada, ma avrebbe potuto essere, comunque, un’ottima occasione per migliorare il decoro di una delle vie più belle della Città. Purtroppo le cose non sono andate proprio così. Tale strada, infatti, da più di un decennio era stata liberata dalla sosta selvaggia delle auto, a ridosso degli ingressi delle abitazioni limitrofe, tramite l’installazione di paletti dissuasori che delimitavano in sicurezza un camminamento pedonale, per le persone che dal corso principale si recavano verso le piazze principali e viceversa. I lavori di rifacimento del manto stradale necessitarono della “temporanea” dismissione dei paletti dissuasori, con la prospettiva di una loro “celere” ricollocazione, a garanzia del ripristino della zona pedonale.

È risaputo che gli interventi delle Amministrazioni Pubbliche necessitino di più tempo, per ovvi motivi burocratici e organizzativi, ma è davvero necessario che debba trascorrere un anno intero, prima che si ripristini tale delimitazione della zona pedonale, per restituire il decoro perduto di una strada così importante? Non ci si può appellare in questo caso, come spesso accade, sulla mancanza di fondi per la realizzazione, poiché stiamo parlando di un piccolo costo di ricollocazione di una dozzina di paletti, ad oggi conservati nei depositi municipali. Ad onor del vero, è doveroso dire che, dopo alcuni mesi, l’Amministrazione ha provveduto al rifacimento della segnaletica orizzontale, ritinteggiando le linee di demarcazione della suddetta zona pedonale ma, purtroppo, tale segnaletica è regolarmente travisata dagli “automobilisti” che, ad ogni ora del giorno e, soprattutto, della notte, la scambiano come comoda area di parcheggio.

A nulla serve il temporaneo intervento della Polizia Municipale, che consegue il momentaneo sgombero dell’area interessata, per una successiva ripresa della sosta selvaggia, spesso ad opera degli stessi automobilisti precedentemente “graziati”. Non parliamo poi, di quel che succede dopo le ore 19, quando, non è esagerato dire che tutta Monreale diventa “terra di nessuno”, dove tutto è consentito ad ogni singolo arbitrio.
Ovviamente, chi scrive è un abitante della zona che vive quotidianamente quanto descritto, subendone i disagi consequenziali, insieme ai cittadini, “tutti”. Ma è imprescindibile, altresì, ricordare che il Complesso Monumentale, circostante il Duomo di Monreale, è un bene tutelato dall’Unesco e, in quanto tale, dovrebbe beneficiare di un miglior decoro urbano delle zone ad esso limitrofe.
Questo non vuole essere né un rimprovero, né un atto di accusa per nessuno (automobilisti incivili esclusi), ma vuole solo essere la segnalazione di un problema, di facile ed immediata soluzione, che possibilmente è stato trascurato un po’ troppo, da un’Amministrazione piena di impegni certamente più importanti.

 * residente via Santa Maria Nuova