Aquino, pericolo cani randagi: 6 meticci si aggirano nella notte. Sbranato un gatto

Il branco è stato avvistato intorno all’una di notte nei pressi della frazione. I residenti: “Abbiamo assistito ad una scena macabra”

MONREALE, 31 gennaio - Non vi è la certezza, ma è possibile che il branco avvistato durante la notte nei pressi di Aquino risieda tra la vie Ignazio Florio e Strada Ferrata e che ieri, secondo quanto affermato dai diversi residenti, si trovasse occasionalmente in trasferta nella vicina frazione. 
 

L’attenzione di alcuni abitanti, secondo quanto raccontato, è stata richiamata, intorno alle ore 1:10, dal profondo mugolare emesso dal branco, lungo la via S.L. di Aquino. L’inconfondibile verso dei meticci, rimbombanti nel silenzio tombale della notte, avrebbe spinto tali residenti ad approfondire la questione, avendo a cuore la presenza di un ulteriore cane di quartiere, da anni accudito tra i padiglioni delle case popolari. Secondo la loro ricostruzione, in un primo momento, l’intero branco - probabilmente in cerca di cibo - era stato intrattenuto dalla presenza dei sacchi di rifiuti conferiti irregolarmente, in prossimità del marciapiedi: “Stavano rovistando tra i sacchi - affermano alcuni - e probabilmente erano affamati”.

È frugando tra la spazzatura, infatti, che il branco avrebbe individuato, sotto un’automobile parcheggiata in prossimità, la presenza di un gatto - tigrato a pelo rosso - appartenente alla molteplice colonia felina presente in quella zona. A quel punto, il branco lo avrebbe inizialmente accerchiato e poi catturato, durante il suo vano tentativo di fuga. “Tre di loro sono riusciti a bloccarlo a morsi - continuano - strattonandolo violentemente, quasi a smembrarlo in più parti. Vedere questa scena macabra è stato angosciante. Sembravano indiavolati”.

A nulla sono serviti i tentativi di dissuasione dei residenti che, da finestre e balconi, assistendo alla triste vicenda, hanno provato attraverso dei rumori ad impaurirli e a salvare il felino dalla furia veltrica: “Siamo rimasti attoniti e non sapevamo cosa altro fare. Non avremmo fatto in tempo, seppur rischiando, a scendere le scale e a prestare aiuto al gatto. La questione randagismo - concludono - si fa sempre più critica a Monreale e nessuno è in grado di trovare una soluzione. Oggi è toccato a lui, ma domani potrebbe toccare a noi”.