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''A cena con i pupi'': fra la tradizione artistica e quella culinaria

| Domenico Prestifilippo | Cronaca varia

Ieri sera, tra i commensali, ospiti d’eccezione i paladini del puparo Salvo Bumbello della compagnia “Opera dei Pupi Brigliadoro” di Palermo. LE FOTO e IL VIDEO

MONREALE, 25 ottobre – Si è tenuta ieri sera la manifestazione “A cena con i pupi”, nel cuore dello storico quartiere Carmine, presso il ristorante “La Macina”. Ad intrattenere i partecipanti, i pupi del maestro Salvo Bumbello, che tornano nella cittadina normanna dopo il successo riscosso a largo Cutò, in occasione dello spettacolo “L’opera dei Pupi” durante la Notte Bianca Unesco del 28 settembre, raccontando le gesta dei paladini di Carlo Magno, attraverso l’esibizione “a vista”.

Tradizione gastronomica coniugata a quella artistica popolare. Questo l’incipit dell’evento, sperimentato e ideato da Benedetto Rossi, figlio dello storico maestro Enzo, al fine di far interagire due differenti linguaggi, quali cibo e spettacolo. “ Il quartiere Carmine, come il quartiere Ciambra, è stato nel tempo testimone di questa tradizione – afferma il promotore dell’evento – considerato che proprio in questo luogo insisteva “L’opera dei pupi” di Ignazio Munna e, per un breve periodo, il laboratorio di mio padre”.

Lo spettacolo è stato articolato alternando, tra le portate ai tavoli, le divertenti farsette del teatro popolare dei compari “Nofrio e Virticchio Balata” e le avventure dei paladini di Carlo Magno, raccontando di Orlando, del suo amore per Angelica, fino allo storico duello col cugino Rinaldo. “È stata un’esperienza bellissima – afferma il maestro Bumbello – ci siamo divertiti e siamo soddisfatti che il pubblico abbia gradito la manifestazione” conclude.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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