Suap con poco personale e strumenti scarsi, un danno per lo sviluppo del territorio

“Non si può vivere solo di multe per i rifiuti”

MONREALE, 12 agosto – SI chiama Suap ed è l'acronimo di un ufficio fondamentale per lo sviluppo economico ed imprenditoriale di Monreale. Da quell’ufficio partono tutte le autorizzazioni, al termine della istruttoria che consentono di attivare iniziative imprenditoriali e commerciali, indispensabili per la crescita del territorio.

In molti comuni viene considerato, a ragione, un ufficio nevralgico, un vero e proprio crocevia per consentire a chi investe di ottenere in tempi brevi autorizzazioni e concessioni. I sindaci, infatti, sono molto attenti ad assicurare strutture e personale per consentire al Suap di operare con grande operatività.
“Si sa – ha affermato Salvino Caputo – che ogni concessione o autorizzazione rilasciata rappresenta un potenziale di sviluppo e chi ogni imprenditore vuole tempi brevi nel confronto con la burocrazia. A Monreale naturalmente questa cultura imprenditoriale non alberga nei nostri governanti quotidianamente impegnati al calcolo delle multe quotidiane in termini di rifiuti, attività, si premette e a scanso di equivoci, esemplare e meritoria, ma che non può rappresentare l’unico anelito di vita di una amministrazione in decomposizione politica. Infatti l'ufficio Suap, ad oggi va avanti con pochissimi dipendenti che operano ogni giorno in maniera encomiabile, ma con grandi difficoltà, per la mancanza di strumenti tecnici e di personale.

Dipendenti che lavorano nel totale disinteresse di una amministrazione che nonostante i solleciti sembra non avere compreso quello che effettivamente rappresenta quell’ufficio per la crescita del territorio. Ancora una volta questa amministrazione, in continua emergenza, dimostra di non avere una strategia programmatica di sviluppo del territorio. Prova ne sia la assoluta mancanza di valutazione politica ed amministrativa sul fenomeno della chiusura delle importanti attività commerciali che hanno chiuso storici esercizi con perdite di posti di lavoro. Sarebbe stato necessario un momento di riflessione, ma questo comporta attenzione, impegno conoscenza del territorio e grande passione. Ma nessuno dei nostri governanti - ha concluso Caputo - sembra essere dotato di tali requisiti”.