Nessun assegno “ad personam” corrisposto a Franco Martorana, la telenovela continua…

Franco Martorana

Sembra non concludersi la vicenda dell’ex dipendente Ato, rientrato nei ranghi del Comune

MONREALE, 7 luglio – Come in una collana del Rosario, in cui si susseguono le poste, anche la vicenda che riguarda Franco Martorana, ex dipendente del comune e dell’Alto Belice Ambiente, consta di una serie di step, che ne prolungano continuamente la storia.

Di quella che ha assunto a tutti gli effetti i contorni di una telenovela ci siamo più volte occupati, seguendone gli sviluppi, fina dalle sue prime fasi, da quando cioè il tribunale del lavoro di Palermo, lo scorso 24 novembre, ha decretato il ritorno di Martorana dei ruoli del Comune di Monreale, dopo la sua permanenza in quelli dell’Ato Palermo 2, poi fallito nel dicembre 2014.
Adesso arriva la nuova puntata: dello scorso 26 giugno, infatti, è la delibera (la numero 133) con cui la giunta comunale ha deciso di rettificare quella precedente (la n° 88 del 27 aprile) confermando che Martorana è stato immesso in servizio alle dipendenze del comune di Monreale dal 17 aprile, ma escludendo dalla retribuzione l’elemento costituito dall’assegno “ad personam” che spetterebbe al dipendente, così come affermato dalla sentenza del giudice del lavoro che ha sancito la sua reimmissione in ruolo nei ranghi del Comune. In ballo ci sarebbero poco più di 28 mila euro che costituiscono ancora il nodo della questione.

Va sottolineato, infatti, che al dipendente era stata riconosciuta l’immissione in ruolo con livello retributivo “B3” del contratto degli Enti Locali più, appunto, un assegno “ad personam” per raggiungere il livello contrattuale previsto dal contratto di “Federambiente”, con il quale veniva pagato negli anni in cui era dipendente Ato.
La vicenda, ovviamente, non sembra potersi esaurire a breve e a far valere le ragioni del dipendente c’è la Cgil cittadina che parla ripetutamente di cifre “artatamente false perché non corrispondenti al deliberato del giudice del lavoro”.
In tutto questo non va dimentica che, a partire dal 1° maggio scorso, Martorana è stato messo in quiescenza per sopraggiunti limiti di età e che, la sua permanenza nelle fila dei ranghi del Comune è durata solo pochi giorni. La sua sospirata e meritata pensione, però, ancora è lungi dal poter essere goduta.