San Cipirello, il Comune fa marcia indietro: revocata l’ordinanza che vietava la vendita di marijuana light

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La settimana scorsa era stato imposto lo stop, adesso arriva il via libera

SAN CIPIRELLO, 30 giugno – Revocata l’ordinanza che vietava la vendita di prodotti derivati dalla canapa. Verrà, infatti, inaugurato oggi il “grow shop” che la settimana scorsa aveva ricevuto lo stop da parte del sindaco Vincenzo Geluso. Sembrava un precedente destinato a fare “scuola”, ed invece il Comune si è visto costretto dalla norma in vigore a fare dietrofront.

“Visto il parere del Ministro della Salute – si legge nella nuova ordinanza-, con il quale si afferma che il parere del Consiglio Superiore della Sanità è stato dato solo in via precauzionale, e che lo stesso è un parere consultivo e non è vincolante. Alla luce di tutto ciò, tende a precisare che non ci sarà nessuna chiusura o divieto di apertura di attività di vendita di cannabis light casomai una loro regolamentazione e un rafforzamento nei controlli da parte delle forze dell'ordine”. In pratica l’attività aveva tutte le prerogative per essere avviata. E Proprio lo stesso giorno in cui il sindaco emetteva l’ordinanza di divieto, il Ministro della Salute Giulia Grillo si era schierata contro il parere dell'organo di consulenza tecnico scientifica del suo stesso dicastero. “E’ una conclusione un po' forte – aveva dichiarato Grillo -, visto che si tratta di un principio di precauzione e comunque di una quantità di sostanza attiva molto bassa". Sui numerosi campioni testati nei laboratori, fa sapere il Ministero, solo in sei casi sono risultati valori in combinazione di Thc compresi tra lo 0,2 e lo 0,6%, che sono comunque limiti consentiti dalla legge. Per questo la conclusione di chiedere il divieto di vendita sarà tutta da valutare alla luce di reali prove di nocività".

Così anche il Comune sancipirellese ha dovuto adeguarsi e dare il via libera alla commercializzazione dei prodotti derivati dalla canapa. Il Consiglio superiore di Sanità, in risposta ad un parere richiesto dal ministero della Salute, si era detto contrario alla vendita dei prodotti a base di cannabis "light", ovvero quelli con il principio attivo Thc (tetraidrocannabinolo) inferiore ai limiti di legge. La vendita non è vietata. Tanto che in tutte le edicole, comprese quelle di San Cipirello, è possibile trovare ed acquistare “inflorescenza di cannabis light”. Le sostanze in commercio hanno, infatti le proprietà del cannabidiolo, ma non hanno effetti psicoattivi. Di qui la definizione di "leggera". E sono tante le coltivazioni legali: una stima di Coldiretti parla di 4 mila ettari per un giro di affari di circa 40 milioni di euro. “Il consumo potrebbe favorire – si leggeva nell’ordinanza revocata - un approccio di confidenza a consuetudini percepite come trasgressive o di tendenza all’uso di prodotti pericolosi”. Di qui la decisione che “mira alla tutela della salute della collettività”. In paese, e non solo, si era acceso un dibattito sull’opportunità del provvedimento, che “sarebbe stato revocato – scrive il sindaco - nell'ipotesi in cui entro i termini previsti sarebbero pervenuti ulteriori norme e determinazione ministeriali specifiche sull'argomento”.

Il divieto, che aveva efficacia per 45 giorni, era stato firmato alla vigilia dell’inaugurazione di “Green station”. Il negozio, che ha sede in via Crimaudo (nella foto Fb), era già pronto per il taglio del nastro e l’apertura era stata pubblicizzata. “Tutto quello che sto facendo – fa sapere Umberto Bellomo, il titolare del negozio – è a norma e non vuole essere un’attività che incita l’uso di sostanze stupefacenti, ma vuole sensibilizzare ed in formare”. Dal Comune si “puntualizza il divieto assoluto della vendita dei superiori prodotti a minori, specificando che la stessa è condizione assoluta per la validità della stessa autorizzazione; pertanto si procederà in caso d'infrazione alla immediata revoca dell'esercizio dell'attività”.

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