Caddero i massi ma non fu inadempiente: assolto il dirigente del comune, Maurizio Busacca

L'ingegnere Maurizio Busacca

Si conclude in questo modo una vicenda nata nel marzo del 2014

MONREALE, 29 marzo – "Non soltanto non ha omesso alcun atto di competenza del settore dei Lavori Pubblici, ma si è immediatamente attivato per ridurre lo stato di pericolo e per mettere in sicurezza le abitazioni sottostanti".

Con questa motivazione la Terza Sezione Penale del Tribunale di Palermo ha assolto con formula "perché il fatto non sussiste" il Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Monreale Maurizio Busacca. Il Tribunale, accogliendo le argomentazioni degli Avvocati Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro, ha assolto il dirigente apicale con ampia formula liberatoria. I fatti risalgono al 24 marzo del 2014 allorquando, alcuni massi che sovrastavano la Via Umberto I a Monreale si distaccarono rovinando su alcune abitazioni e sulle autovetture parcheggiate.

Nell'immediatezza dell'accaduto Busacca, accompagnato dai Vigili del Fuoco e dai tecnici della Protezione Civile comunale, individuò 31 massi che presentavano fenomeni di instabilità rischiando di provocare ulteriori frane. Contestualmente, i carabinieri unitamente alla Guardia Forestale individuarono nella figura del dirigente il soggetto che avrebbe dovuto porre in essere tutti gli accorgimenti per eliminare lo stato di pericolo nei riguardi delle famiglie che, nel frattempo, su disposizione dello stesso Busacca, erano state invitate a lasciare le proprie abitazioni.
Busacca aveva anche creato all'interno dell'Ufficio un gruppo di lavoro per monitorare le condizioni dell'area, per circoscrivere la fascia ritenuta in pericolo e per individuare interventi da realizzare. L'intera area veniva posta sotto controllo da parte del funzionario, da parte dell'assessorato regionale al Territorio e Ambiente, da parte della Città Metropolitana Palermo, del Genio Civile e della Protezione Civile regionale.

Busacca predisponeva un progetto di intervento per la rimozione dello stato di pericolo chiedendo all'amministrazione un finanziamento di oltre 200 mila euro. Gli avvocati Giada Caputo e Francesca Fucaloro attraverso acquisizione documentale e investigazioni difensive, accertavano che l'area in pericolo di frana, pur ricadendo all'interno del territorio del Comune di Monreale, era di proprietà della società “La Realizzatrice” che aveva presentato un piano di lottizzazione per la realizzazione di interventi di edilizia privata abitativa. Busacca, allora, emetteva un'ordinanza per bloccare la lottizzazione imponendo un vincolo di inedificabilità assoluta ed intimando alla società di realizzare immediatamente le opere per eliminare il pericolo di frana. Opere che l'impresa non ha mai realizzato nonostante le numerose diffide emanate dal Comune di Monreale.

Nel corso delle numerose udienze dibattimentali i difensori del dirigente, hanno prodotto un'articolata memoria allegando tutti i provvedimenti posti in essere da lui a dimostrazione che non solamente si era attivato immediatamente, ma che lo stesso aveva posto in essere i primi interventi per garantire l'incolumità pubblica e privata. Oggi dopo una lunga Camera di Consiglio il Tribunale di Palermo ha assolto l'ingegnere Maurizio Busacca. "Ci dispiace - concludono i difensori Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro - che ci siano voluti ben otto anni per dimostrare quel che era emerso subito sin dalle fase dell'indagine preliminare e cioè che il dirigente comunale con grande senso di responsabilità si era immediatamente attivato".