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Omicidio di Vincenzo Urso, scarcerato Piero Erco per decorrenza dei termini di custodia cautelare

| Giuseppe Cangemi | Nera e giudiziaria

Era stato condannato, ma con sentenza poi dichiarata nulla perché uno dei giurati era fuori età

PALERMO, 6 febbraio – Era stato arrestato per l’omicidio di Vincenzo Urso avvenuto ad Altavilla Milicia il 25 novembre 2009. La Corte di Assise di Palermo, al termine di decine di udienze dibattimentali e l’escussione di 5 collaboratori di giustizia e decine di testimoni condannava Piero Erco, difeso dagli avvocati Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro alla pena dell’ergastolo.

Erco in tutta la fase processuale si era dichiarato estraneo all’omicidio, consumato in un contesto di faide tra diverse famiglie mafiose di Bagheria, Trabia ed Altavilla Milicia. Era stato ritenuto dalla Procura della Repubblica di Palermo l’esecutore materiale dell’omicidio dell’imprenditore edile di Altavilla. Subito dopo la condanna i difensori di Erco appurarono che uno dei giudici popolari della Corte di Assise, nel corso del processo aveva superato i 65 anni.

La legge infatti impone un limite di eta’ per lo svolgimento delle delicate funzioni di giudice popolare in assise e la violazione del dato anagrafico e’ rigorosamente sanzionata.  Gli avvocati Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro eccepirono il vizio di nullità della sentenza e la Corte di Assise di Appello, in accoglimento dell'eccezione formulata, dichiararono la nullita’ della sentenza di primo grado.

Avverso tale decisione la Procura Generale, la cui opposizione era stata gia’ respinta, propose ricorso per Cassazione. Nel frattempo il nuovo processo avanti una diversa sezione della Corte di Assise, veniva revocato a seguito del ricorso per cassazione, sempre su istanza dei difensori. A questo punto, stante il decorso dei termini, senza che sia intervenuta una sentenza, la difesa chiedeva la scarcerazione di Piero Erco per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Provvedimento che veniva emesso sabato con ordinanza della Corte.
“Adesso – hanno aggiunto Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro – attenderemo la decisione della Corte di Cassazione, ed Erco potrà attendere i tempi certamente non brevi , in regime di libertà”.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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