La vicenda nata dopo che una cittadina si era rivolta al Tar contestando degli atti dell’ufficio tecnico del comune
MONREALE, 6 giugno – Si chiude dopo 4 anni una singolare vicenda che vedeva imputati di rifiuto di atti di ufficio il Dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Monreale, Maurizio Busacca ed il responsabile della sezione “edilizia privata” comunale Salvatore Palazzo.
Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo, accogliendo la richiesta formulata dai difensori, Salvino Caputo, Francesca Fucaloro e Giada Caputo, disponeva la archiviazione del procedimento a carico dei due funzionari comunali. A seguito di un esposto presentato alla Procura regionale presso la Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica da parte di M.R. Busacca e Palazzo venivano indagati per rifiuto di atti di ufficio per non avere riscontrato “gli ordini” disposti dal Tribunale amministrativo regionale di Palermo, al quale M.R. si era rivolta per contestare provvedimenti di natura urbanistica emessi dall’ufficio tecnico comunale.
Il Tar in più occasioni aveva lamentato il mancato riscontro ad una ordinanza presidenziale e a due ordinanze collegiali emesse nel corso del procedimento amministrativo avviato contro i provvedimenti emessi dagli uffici tecnici comunali. Busacca e Palazzo, al fine di dimostrare la correttezza del loro comportamento amministrativo aveva chiesto di essere interrogati. Davanti la polizia giudiziaria dei Carabinieri di Resuttana Colli e presso gli uffici della Polizia municipale i due funzionari dimostravano la loro estraneità depositando documentazione dimostrando di avere attivato i competenti uffici per riscontrare quanto richiesto dai giudici amministrativi del Tar della Sezione di Palermo.
Secondo l’accusa, infatti, il mancato riscontro a quanto disposto con le tre ordinanze amministrative aveva ritardato gravemente l’esito del procedimento avviato da R.M. nei confronti del Comune di Monreale . “Dopo 4 anni – hanno precisato i componenti del collegio difensivo – siamo riusciti a dimostrare la assoluta estraneita’ alle gravi contestazioni mosse nei confronti dei due funzionari comunali, dimostrando che Busacca e Palazzo, si erano attivati acquisendo dai vari uffici competenti, gli atti tecnici ed amministrativi richiesti dal Tar di Palermo. Nonostante la carenza di personale e l’innumerevole mole di lavoro gravante sugli uffici tecnici comunali che da anni operano in regime di insufficienza di organico”.