La Regione lo aveva cancellato dagli elenchi dei forestali, il tribunale lo reintegra

Protagonista un operaio stagionale, escluso a causa di una precedente condanna penale

PALERMO, 29 novembre – “Nel marzo del 2016 S.A., operaio forestale stagionale, era stato cancellato dagli elenchi vigenti delle graduatorie dei lavoratori della Forestale a seguito del provvedimento voluto dall’allora presidente della Regione Rosario Crocetta in quanto soggetto colpito da condanna penale, divenuta irrevocabile.

Il dirigente del servizio competente dell’assessorato regionale della Famiglia, decretava la cancellazione di S. A. dagli elenchi dei lavoratori Forestali, in quanto “non in possesso dei requisiti necessari alla costituzione di un rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione”.
I difensori di S.A., gli avvocati Salvino Caputo e Giada Caputo hanno eccepito l'illegittimità del decreto regionale, atteso che il reato contestato al lavoratore non poteva essere considerato ostativo al mantenimento del rapporto di lavoro, poichè che si trattava di attività prettamente manuale e non esecutiva.
Inoltre la Regione aveva errato a considerare la sanzione della interdizione dai pubblici uffici permanente e non temporanea. I legali di S.A., pertanto, hanno presentato al giudice penale monocratico un incidente di esecuzione finalizzato a individuare esattamente la durata della sanzione della interdizione dai pubblici uffici.
Il tribunale accogliendo il ricorso dei difensori ha rideterminato la durata della sanzione accessoria da perpetua in temporanea dimostrando che da tempo la statuizione accessoria era cessata. Conseguentemente veniva inoltrata diffida ai dirigenti regionali competenti, che su parere favorevole dell’Ufficio Legale regionale, hanno revocato la cancellazione e hanno invitato S.A. a ripresentare i documenti per l’inserimento nelle graduatorie forestali. “Siamo contenti del risultato – hanno ribadito Salvino e Giada Caputo – resta pero’ l’amarezza per il lavoratore forestale che e’ rimasto per 5 anni escluso dalle attività lavorative, con gravissimo danno economico e pensionabile. Valuteremo l’vvio delle procedure in danno nei confronti della Regione per fare ottenere al lavoratore le indennità arretrate , con la corresponsione degli interessi e le rivalutazioni previdenziali a far data dal giono del cancellazione”.