Il calcio italiano può vantare una lunga tradizione in fatto di vittorie. Sin dall’inizio della creazione di tutto il sistema europeo, l’Italia è stata prima due volte campione del mondo con Vittorio Pozzo come CT e poi ha iniziato a contraddistinguersi anche con i club con la Fiorentina che conquistò la prima storica finale di Coppa Campioni nella stagione 1956/1957 perdendo soltanto contri i campionissimi del Real Madrid.
Un traguardo incredibile per tutto il movimento calcistico italiano che arrivò a giocarsi un’altra finale appena un anno dopo con il Milan. Anche in quell’occasione furono i Blancos ad imporsi, con i rossoneri che si rifecero qualche anno dopo aggiudicandosi la Coppa nel 1962/1963 diventando la prima squadra italiana a vincere la più importante competizione continentale. Seguirono anni importanti per il nostro calcio, con l’Inter che l’anno dopo il trionfo dei cugini vinsero due Coppe Campioni di fila. Per non parlare del Milan di Sacchi, Capello e Ancelotti, o anche la Juve di Lippi, campione d’Europa nel 1995/1996, e l’Inter di José Mourinho, prima italiana a vincere il cosiddetto “Triplete”.
Insomma, il nostro calcio è sempre stato apprezzato ovunque facendo scuola per molti, ma la sua storia non è fatta soltanto di successi, ma anche di realtà che, seppur non abbiano vinto alcuna competizione europea o scudetto, hanno segnato un’epoca della Serie A.
Tra queste squadre troviamo il Palermo calcio, che oggi milita in Serie B ed è di proprietà del City Group, lo stesso che sta guidando il Manchester City in questa sua nuova era di vittorie.
Il club rosanero sono tra le squadre più antiche d’Italia essendo stato fondato nel 1900. Tuttavia, per vivere il suo momento migliore, ha dovuto aspettare ben 102 anni, quando, nel 2002, Maurizio Zamparini prese in mano le redini della società portandola ai più alti livelli del nostro calcio, andando anche contro i pronostici degli esperti come quelli che si possono analizzare nella sezione delle scommesse per la Serie A di Betway.
In particolare, l’ex patron del Palermo investì molto nell’allestimento di una grande rosa, andando a prelevare talenti in ogni parte del mondo. E così, grazie al suo lavoro e quello dei suoi collaboratori come Rino Foschi e Walter Sabatini, sono arrivati in Serie A giocatori come Simon Kjaer, Javier Pastore, Edinson Cavani, Josip Ilicic e tanti altri ancora. Per non parlare poi dei vari italiani che hanno giocato al Barbera arrivando anche a diventare campioni del mondo con la maglia della Nazionale italiana.
Insomma, una storia incredibile, quella del Palermo, che peraltro, grazie a questi stessi calciatori, arrivò anche ad un passo dal giocarsi la Champions League, a disputare per cinque volte la Coppa Uefa, poi diventata Europa League e anche a sfiorare una storica vittoria in Coppa Italia. Vediamo quindi qual è la top 11 della storia dei rosanero.
La top 11 della storia del Palermo
Sebbene abbia una storia ultra centenaria, questa top 11 è composta per lo più dai migliori giocatori dell’era Zamparini, dal momento che mai come in quegli anni sono stati raggiunti risultati così ottimi dalla squadra siciliana.
Così, in porta, ci mettiamo Salvatore Sirigu, cresciuto nelle giovanili del Palermo e diventato “grande” proprio con la maglia rosanero. Una carriera incredibile quella del portiere classe ’87 che è arrivato poi a giocarsi le sue carte con il Paris Saint-Germain diventandone il numero 1 titolare per diverse stagioni. Il suo palmares, quindi, parla da solo: quattro Ligue 1, tre Supercoppe francesi, tre Coppe di Lega francesi, due Coppa di Francia ed un Europeo con la Nazionale italiana.
Come terzino destro, uno tra Matteo Darmian e Christian Zaccardo, con quest’ultimo campione del mondo nel 2006 con l’Italia di Marcello Lippi. Anche lui ha vissuto a Palermo uno dei suoi momenti migliori fino a guadagnarsi non soltanto la convocazione in azzurro per il Mondiale, ma anche la chiamata del Wolfsburg, con cui ha vinto una Bundesliga. Discorso diverso, invece, per Darmian, che dopo la parentesi al Manchester United ha vissuto i suoi momenti migliori all’Inter negli ultimi anni arrivando anche a giocarsi una finale di Champions League.
Centrali di difesa una coppia di tutto rispetto: Andrea Barzagli, altro eroe della spedizione in Germania con la Nazionale, e Simon Kjaer, che ancora oggi, a 34 anni, sta giocando ai più alti livelli essendo giocatore di una squadra come il Milan. Per l’azzurro, invece, l’esperienza è finita da giocatore è finita nel 2019, non prima però di vincere otto scudetti, una Supercoppa italiana, quattro Coppe Italia ed un campionato tedesco insieme a Zaccardo. Un eventuale alternativa ai due è poi costituita da Kamil Glik.
La fascia sinistra può essere invece affidata ad almeno due giocatori. Uno è Fabio Grosso, anche lui parte della rosa campione del mondo nel 2006 e due volte campione d’Italia con Inter e Juve, oltre ai vari titoli vinti con l’Olimpique Lione, e l’altro è Emerson Palmieri, campione d’Europa nel 2021 con l’Italia e vincitore della Conference League l’anno scorso. Senza poi tralasciare Federico Balzaretti, altro big del Palermo di quegli anni andato poi alla Roma.
Per il centrocampo la scelta si fa ancora più ardua. Ci sono Corini, Fabio Simplicio, Liverani, Lamberto Zauli, Mark Bresciano e Simone Barone, peraltro anche lui vincitore del Mondiale del 2006. Ma forse, per la carriera che hanno poi fatto, si potrebbe optare per un reparto super offensivo con Franco Vazquez (che ha giocato anche in Champions e vinto l’Europa League con il Siviglia), Josip Ilicic, per la sua immensa classe, e Javier Pastore, anche lui, come Sirigu, andato poi al Paris Saint-Germain dopo la fine della sua esperienza in Sicilia.
I dubbi riguardano anche l’attacco, dove ci sono Luca Toni, Paulo Dybala ed Edinson Cavani, tre che di certo non hanno bisogno di tante presentazioni. Ma anche giocatori come Fabrizio Miccoli, beniamino dei tifosi rosanero, Andrea Belotti e Amauri, che proprio a Palermo visse forse il suo momento migliore.
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