Partita generosa dei biancazzurri che fanno il possibile, ma si devono piegare di fronte alla capolista. LE FOTO
ALTOFONTE, 12 marzo – Fare più di così sinceramente era difficile, anzi forse impossibile. I cerotti del Monreale non consentivano di potere sognare chissà che. La squadra ha fatto il possibile e a tratti anche l’impossibile, ma non è bastato. A portare i tre punti a casa, alla fine è stato, meritatamente, il Canicattì.
Il 5-3 del fischio finale fotografa un match nel quale i biancorossi hanno preso il largo nella prima parte di gara, per poi resistere al gagliardo ritorno del Monreale, che non ha mollato nemmeno un centimetro, ma che non è riuscito nell’impresa di completare la rimonta.
Troppe le assenze in casa biancazzurra per potere sperare di piegare la capolista, che da stasera, alla luce del pareggio fra Lamezia e Città di Palermo fortifica la propria leadership della classifica e adesso la guida con cinque punti di vantaggio proprio sui rosanero di Marco Cappello.
Eppure a quelli che sono andati in campo non può essere mossa alcuna critica. Non è mancato l’impegno, non è mancato lo spirito di sacrificio, non sono mancate le opportunità. Ciò che è mancato sono state le rotazioni, i cambi necessari che avrebbero consentito a mister La Bianca di avere a disposizione qualche soluzione in più, avrebbero consentito a chi ha giocato stoicamente per 40 minuti di poter rifiatare.
Piangere sul latte versato, però, non ha alcun senso e soprattutto non produce effetti. Si può solo sperare che la pausa che adesso propone il calendario possa servire a recuperare energie e soprattutto uomini in vista della volata finale.
La partita si era sbloccata grazie ad una sfortunata deviazione di Sorrentino nella porta monrealese su un insidioso diagonale di La Rosa. Il Monreale aveva risposto caparbiamente, pervenendo al pareggio con un destro velenoso di Madonia dalla meda distanza, prima del nuovo vantaggio biancorosso, segnato da Aleandro La Rosa su calcio di punizione, sul quale non è sembrato ottimale il piazzamento di barriera e portiere. Il Canicattì, dopo lo sfortunato palo di Sorrentino, ha triplicato le sue segnatura prima del riposo con un bel gol di Cascino al termine di una ben congegnata azione in ripartenza.
Nella ripresa ancora Canicattì, ancora una rete ospite con Toledo, bravo a girare in rete da breve distanza. A quel punto, però, è venuto fuori il grande cuore del Monreale, che ha accorciato fino al 3-4 prima col tap-in di Ciccio Moncada, quindi con la zampata del baby Consiglio (ottima la sua partita e uscito tra gli applausi). In quella circostanza tutti hanno sperato nella clamorosa rimonta, che, con le condizioni attuali, avrebbe avuto dell’incredibile. A gelare le speranza biancazzurre, però, è arrivato il bel gol di Cascino che con un preciso scavetto ha superato Catalano ed ha spento gli entusiasmi. Sul 5-3 il Monreale le ha tentate tutte: ha avuto pure a diposizione un tiro libero che Murò non è riuscito a trasformare, grazie alla prodezza di Virruso. A quel punto la vittoria degli ospiti era già in cassaforte e gli applausi del pubblico (oggi molto numeroso) hanno salutato i giocatori in campo.
Da lunedì, adesso, se si vorranno avere chances di mantenere la categoria, ci sarà da lavorare. Poi ci sarà solo da indossare l’elmetto ed affrontare le ultime quattro partite di campionato. La salvezza è ancora alla portata del Monreale e nessuno vorrà smettere di crederci e di lottare.
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