A Piazza Armerina finisce 8-6 dopo un ottimo primo tempo. LE FOTO
PIAZZA ARMERINA, 14 ottobre – Il Monreale, quello vero, dura solo un tempo, il primo. Nella ripresa in campo vanno le controfigure dei giocatori della prima frazione e le cose cambiano. Squadra briosa e spumeggiante per metà gara, paure e pericolose amnesie nella seconda parte: ed alla fine la Gear ringrazia e porta a casa una vittoria nella quale forse nemmeno sperava.
8-6 il punteggio finale, che lascia molto amaro in bocca soprattutto se si pensa che il punteggio all’intervallo vedeva il Monreale condurre sul risultato di 6-5. In pratica: un festival del gol per mezzora, una sofferenza autentica nella seconda parte.
La Gear non poteva chiedere di meglio e mettere in tasca tre punti pesanti che – speriamo – non pesino nell’economia del campionato.
Ma cos’è successo al Monreale nell’intervallo? Cosa è mancato nella ripresa? Un (evitabile) calo di concentrazione o sono mancate le gambe ed i polmoni? Forse un po’ dell’uno, un po’ dell’altro. Di certo un motivo valido per mangiarsi le mani e per recitare un doveroso mea culpa per un’occasione gettata al vento.
Da salvare non molte cose: sicuramente la buona prestazione di Kevin Cangemi, che, nonostante qualche problema alla mano, ha parato come si deve, dicendo di no in tante occasioni alle conclusioni della Gear. Positivo anche il fatto che si sia sbloccato il bomber Michele Patti, la cui vena realizzativa sembrava appannata nelle ultime settimane. Da salvare, soprattutto, la facilità di manovra e di andare al tiro del primo tempo. Da gettare, di contro, le paure e le incertezze della seconda frazione, che lo staff tecnico dovrà cercare di superare al più presto per invertire una rotta che in questo momento desta qualche preoccupazione.
Per il Monreale sono andati a segno Catalano e Patti, per entrambi una doppietta, Andrea Giambona e Di Simone.
Sabato prossimo al Florio arriva il fortissimo Bagheria, L’impresa, considerato il livello tecnico dei bagheresi sarà a dir poco ardua, ma il Monreale ha il dovere di provarci e di rendere la vita difficile a tutti, soprattutto in casa. Per il resto il campionato è lungo e fortunatamente non cambia con questa sconfitta: l’obiettivo monrealese della salvezza resta sempre l’unico perseguibile e questa squadra ha la stoffa e lo spessore per centrarlo.
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