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Monreale C5, armonia e scelte giuste il segreto della promozione in Serie B

Adesso la società è già al lavoro per programmare al meglio la prossima stagione

MONREALE, 21 giugno – L’hastag ha funzionato. Il #wehaveadream, con il quale la società ha accompagnato la campagna di comunicazione di questi playoff è diventato il tormentone dei social ed alla fine si è rivelato efficace.

Per il Monreale calcio a 5, società, che dalla sua nascita, avvenuta nel 2015, ha scalato tutte le categorie del futsal siciliano, la conquista della Serie B era proprio un sogno. Un sogno coltivato ed inseguito fin dalla prima giornata di campionato, quando – ovviamente – era impossibile azzardare qualsiasi tipo di pronostico, ma occorreva solo essere fiduciosi nei propri mezzi.
Poi, però, il cammino è diventato subito scoppiettante: cinque partite e cinque vittorie. Sembrava che le cose stessero andando nel migliore dei modi ed invece ad ottobre è arrivata la seconda ondata del covid, con il campionato che è stato stoppato, proprio quando il Monreale stava volando. Il seguito della stagione, dopo la lunga pausa, durata quasi sei mesi, è storia recente: la stagione che torna a disputarsi, la formula accorciata con i quadrangolari e le semifinali, preludio alla finalissima di sabato scorso giocata e vinta ad Alcamo contro il San Vito lo Capo.

Adesso, pertanto, sarà serie B: la vetta della storia sportiva del Monreale C5, ma soprattutto l’epilogo di una bella favola, che assume i contorni della storia, se è vero, come è vero, che la cittadina normanna non ha mai annoverato fra i suoi colori, in nessuna disciplina, una squadra militante in un torneo di portata nazionale.
Ma che vittoria è stata? Certamente quella dell’armonia. Tanto all’interno della società, infatti, quanto all’interno dello spogliatoio, hanno regnato e continuano a regnare una pace ed una unità di intenti che difficilmente si individuano altrove. E’ stata la vittoria di tutti, quella in cui ciascuno ha fatto la propria parte e l’ha fatta bene. A cominciare dal presiedente “tuttofare” Tony Sabella, cui vanno ascritti molti meriti, che ha saputo mettere da parte esigenze personali e familiari pur di costruire ogni giorno, mattone dopo mattone, il grande sogno di tutta la Monreale sportiva. Al suo fianco una società sempre presente, tanto dal punto di vista organizzativo, che soprattutto umano, in un afflato con la squadra, che si è rivelato vincente.

Impossibile, però, non riconoscere nel mister Toti La Bianca il condottiero che serviva per compiere un’impresa di questo calibro. È stato lui, con il suo carisma, con la sua professionalità e con la sua carica umana a dare quel “quid” in più ad una squadra che già di suo pesava parecchio dal punto di vista della tecnica e dell’esperienza.
Il resto, come è normale che sia, ce lo hanno messo i giocatori, che, senza badare ai sacrifici, hanno marciato tutti uniti ogni giorno per raggiungere l’obiettivo di sabato. Una squadra forte, quindi, più forte di tutto: del Covid, che per fortuna si è girato dall’altra parte, più forte delle piccole avversità che nel corso di una stagione non mancano mai, più forte dei gufi (di tanti conosciamo nome, cognome e indirizzo, ndr), che oggi un po' rosicano in silenzio o che magari si congratulano, ma che – se le cose fossero andate male – a quest’ora probabilmente starebbero brindando. Bando alle polemiche, però. Adesso si festeggia e già si programma.
E ora, quindi? Ora sì che comincia il bello, ora sì che cominciano gli impegni quelli più grossi. Giocare un campionato di serie B significa innanzitutto dover abbandonare Monreale come sede di gioco. Le norme federali, infatti, per la Serie B impongono una sede “indoor”, che Monreale, purtroppo, al momento non ha. Ma la B significa pure allargare notevolmente il raggio d’azione, portandolo fino alla parte alta della Calabria, oltre che alla zona orientale della Sicilia. Ne consegue che il nome sportivo della nostra città viaggerà su territori ben più ampi di quelli finora battuti, ma vuole dire pure che – proprio a causa di ciò – lieviteranno notevolmente le spese, per affrontare le quali sarà necessario ben altro budget.

Il lavoro certamente non mancherà, nemmeno sotto l’aspetto organizzativo e qui la società conta molto sul rapporto di proficua collaborazione che da tempo si è instaurato con l’amministrazione comunale, sindaco Alberto Arcidiacono in testa. Insomma tutti sono già al lavoro senza sosta per affrontare un campionato tranquillo e per regalare ancora emozioni ai sostenitori monrealesi.