Calcio e calcio a 5, dilettanti verso una ripartenza

In campo dovrebbero tornare le squadre di Eccellenza di calcio e di Serie C1 nel futsal

PALERMO, 6 marzo – Sarà l’assemblea della Lega Nazionale Dilettanti, in programma mercoledì 10 marzo a Roma, a stabilire date, modalità e protocolli da applicare in vista di una ormai probabile ripartenza dei campionati dilettantistici di calcio e calcio a 5.

L’intendimento è uscito fuori ieri al termine del vertice della Figc, nel quale è emersa la volontà di ripartire dopo il lungo stop causato dal Covid. La riapertura, però, dovrebbe riguardare i soli campionati di Eccellenza di calcio e di Serie C1 (maschile e femminile) di calcio a 5.
Quella di ieri, quindi, ha tutta l’aria di una vera e propria svolta nella stagione 2020-21, una stagione estremamente tormentata, perché nata e subito dopo interrotta bruscamente a causa del notevole incremento della curva dei contagi.
Per quel che riguarda il calcio a 5, disciplina nella quale è impegnato il Monreale, ci saranno da capire tempi e soprattutto format del campionato. Il protocollo, invece, dovrebbe essere simile a quello della Serie B, che ha consentito finora di andare avanti, in maniera tutto sommato regolare, pur se fra mille comprensibili difficoltà.


Stando alle indiscrezioni, per quanto accreditate, il campionato di Serie C1 potrebbe prendere il via ai primi di aprile per concludersi a giugno inoltrato, seguendo un format ovviamente ridotto, costruito per far esprimere i nominativi delle squadre che l’anno prossimo potranno disputare il campionato di Serie B. La stagione, che non dovrebbe esprimere retrocessioni, potrebbe essere riavviata con la disputa delle partite del solo girone d’andata (sono 8 quelle ancora da giocare). Dopo di che, secondo i rumours, dovrebbe cominciare la fase dei playoff, ai quali dovrebbero essere ammesse le prime otto classificate, con partite secche ad eliminazione diretta (prima contro ottava, seconda contro settima e così via) in casa della migliore classificata, fino alla finale, da giocare verosimilmente in campo neutro.


Ovviamente su tutto questo progetto incombe la spada di Damocle della situazione Covid, che ancora in più di una regione grava pesantemente sull’organizzazione, ma più in generale sulla quotidianità sociale e lavorativa. L’auspicio, ovviamente, è quello che l’approssimarsi della bella stagione, unita ad una sempre più vasta campagna vaccinale, possa pian piano riportare alla normalità anche il mondo dello sport dilettantistico.