Villaciambra, scuola media senza telefono da due anni, protestano i genitori

La dirigente si rivolge al Comune, ma il problema ancora persiste

MONREALE, 11 gennaio – I genitori protestano, perché la situazione non riescono più a tollerarla. Stessa cosa fanno insegnanti e la dirigente scolastica, consci di quanto la problematica sia seria e di quanti disagi arrechi alla comunità scolastica.

Da oltre due anni, infatti, il plesso delle scuola media di Villaciambra della scuola Margherita di Navarra è privo di linea telefonica. Più volte il dirigente scolastico, Patrizia Roccamatisi ha inoltrato richiesta agli uffici del Comune di Monreale o direttamente espresso il disagio agli amministratori, segnalando l'urgenza del ripristino della linea telefonica senza ottenere, finora, i risultati sperati.
La situazione, sono tutti concordi, nell’affermare che non può continuare così. Appare di tutta evidenza di come una scuola senza il telefono che permetta una comunicazione immediata col territorio circostante non possa essere funzionale. Basti pensare che per contattare gli uffici di segreteria e presidenza dello stesso istituto bisogna inviare messaggi tramite posta elettronica in quanto i telefoni cellulari non hanno campo all'interno della scuola. Ed in questi casi, ovviamente, la comunicazione non può essere immediata come avviene per mezzo del telefono.

I genitori degli alunni dell'istituto, non potendo contattare il plesso, hanno spesso espresso le loro lamentele a docenti e personale ATA. Gli stessi alunni che hanno, ad esempio, la necessità di comunicare un malessere improvviso, non avendo la possibilità di contattare i propri genitori da rete fissa, possono solamente richiedere ai docenti di effettuare chiamate con i loro cellulari allontanandosi dalla scuola per raggiungere una zona coperta da campo. Ed i docenti sono costretti ad affidare gli alunni della classe in consegna all'unico collaboratore scolastico del plesso, abbandonando il posto di lavoro. Anche perché l'alternativa sarebbe quella di tenere in classe un alunno febbricitante oppure con un mal di pancia, rischiando di essere perseguiti legalmente per “omissione di soccorso”.