Liceo Basile-D’Aleo, oggi rientro a scuola per la metà degli studenti

Abbiamo chiesto come è andata a qualcuno di loro. L’altra metà continua le lezioni in DaD

MONREALE, 8 febbraio – Finalmente. Dopo mesi di attesa, tra comunicati, DPCM e tanta confusione generale, il Liceo Basile-D’Aleo, con tutti i suoi plessi, ha riaperto i battenti ai suoi alunni per le tanto agognate attività didattiche in presenza.

Gli alunni coinvolti sono quelli della sola metà delle classi dell’istituto, in modo tale da ottemperare ai dettami del decreto del Governo.

Tra la solita aria di festa mista all’ansia e a quella di curiosità di ciò che accadrà in futuro e come questo si presenterà, tra situazione epidemiologica in generale e scolastica in particolare, abbiamo chiesto a qualcuno dei ragazzi dell’Istituto di raccontarci il ritorno a scuola e cosa questo ennesimo “primo giorno” ha lasciato impresso.

Finalmente si torna in classe, e stavolta con tutti i compagni, com’è stato rivederli tutti?
“Beh, rivederci tutti insieme dopo quasi un anno, devo dire, è stato un po’ un’emozione. Rivedere questa seconda famiglia riunita dopo tanto è stato bello.”

Come sono questi tanto discussi “banchi monoposto”?

“I banchi monoposto? Non sono così male alla fine! Certo, sarebbe più bello se potessimo stare nello stesso banco, scambiarci i `pizzini`, essere tutti più vicini, chiacchierare con il proprio compagno di banco, eccetera”

La scuola, pur di preservare l’integrità del gruppo classe, ha fatto molti controlli ed ispezioni ai locali, mettendo le classi più numerose in aule “straordinarie”, come, ad esempio, la palestra. Ad un ragazzo della classe alla quale è stata assegnata quest’ultima, abbiamo chiesto:
Com’è stato fare lezione in palestra? Credevi mai di fare prima o poi equazioni su un campo di pallavolo?

“Sicuramente non me l’aspettavo, è stato strano! (ride). Per l’ambiente, beh, non è certamente il massimo fare lezione in palestra. Tra l’acustica che lascia a desiderare e la vastità dell’ambiente non sempre riusciamo a sentirci quando parliamo, ma comunque riusciamo sempre a trovare un modo per svagarci un po’, farci due risate con i professori che spesso condividono i nostri pensieri.”

Proprio per questo, abbiamo voluto tracciare anche qualche parere di qualche docente. Abbiamo quindi chiesto alla professoressa Loredana Sanfilippo del Plesso Basile:

Com’è stato il rientro per voi professori, a metà tra il ritorno delle tanto agognate lezioni in presenza e il fare Dad con i ragazzi a casa?
“Certamente rispetto al rientro iniziale, dove si faceva la DDI (didattica integrata, ndr) adesso va molto meglio. Avere tutti i ragazzi in presenza ha dato una parvenza di normalità. È stato molto emozionante rivedere i ragazzi, quasi tutti entusiasti di rivedersi e rivederci. Certo, la Dad presenta sempre molte difficoltà, come i ritardi nel collegamento a causa della connessione, ma anche questo aspetto è stato curato, infatti adesso ciascun docente ha a disposizione un’aula già predisposta dove fare Dad. Non nascondo che i timori ci sono, le difficoltà anche, ma rientrare a scuola mi ha fatto tornare un attimo alla mia e nostra normalità, che ci era stata tolta così all’improvviso.”

Anche negli altri plessi il rientro è stato effettuato regolarmente. Questo dichiara una ragazza dell’Artistico:

“Rivedere i compagni dopo tanti svariati mesi è stato bellissimo ma non come avrei voluto in realtà, mantenere le distanze non è semplice quando di mezzo c’è la mancanza di un contatto che si ha, ad esempio, in un abbraccio.”

La settimana prossima toccherà alla metà rimanente delle classi, che nel frattempo hanno proseguito con la didattica a distanza, non con pochi problemi a causa dell’ingente traffico di dati che le connessioni dei vari plessi hanno dovuto sostenere.

Sperando che possa concretizzarsi la possibilità di una continuità didattica in presenza, la scuola comunque anche oggi è riuscita ad andare avanti, verso quella via della normalità che tutti noi abbiamo tanta voglia di ripercorrere, memori della situazione che stiamo vivendo e forti della prudenza, che deve essere la parola d’ordine per cercare di tornare alla nostra quotidianità, nonostante tutto.

 

  * 4 B scientifico - Liceo "Basile"