Scuola Guglielmo, in titolata al piccolo Claudio Domino l’aula informatica
La manifestazione ha affrontato ai largo raggio il problema della criminalità mafiosa. LE FOTO
MONREALE, 16 dicembre – Ieri l’altro, martedì 14 dicembre, dopo tanti giorni di preparativi, è stata finalmente intitolata a Claudio Domino l’aula informatica della scuola Guglielmo II di Monreale.
I ragazzi della scuola secondaria delle classi prime e seconde della sede centrale e i bambini della classe 5C della primaria hanno incontrato Graziella Accetta, mamma del piccolo Claudio Domino, il bambino ucciso dalla mafia il 7 ottobre del lontano 1986. Dopo l’intitolazione dell’aula informatica al piccolo Claudio, la manifestazione è proseguita presso la chiesa del Sacro Cuore. Hanno preso parte all’incontro l'assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, Rosanna Giannetto, in rappresentanza dell'amministrazione del comune di Monreale, Claudio Burgio, presidente dell’osservatorio per la legalità “Giuseppe La Franca”, il dirigente scolastico della scuola, Iolanda Nappi e infine il collaboratore scolastico Salvatore Modica che, con il nipotino Salvuccio, ha aperto e chiuso la manifestazione con due canti di Natale, allietando tutti con il suono della sua zampogna.
Il tema della giornata, è stato quello della “bellezza”, oltre che della legalità e della giustizia. La manifestazione si inserisce in realtà all’interno del progetto di educazione civica di Service Learning “Il bello dentro e fuori la nostra scuola”, progetto interdisciplinare condiviso collegialmente dai docenti dell’istituto.
Supportati dai loro insegnanti, in una prima fase gli alunni hanno individuato e ricercato i nomi dei 109 bambini riconosciuti oggi dallo Stato come vittime di mafia.
L'attenzione dei ragazzi è stata totalmente catturata dalla toccante ed autentica testimonianza della signora Accetta, una mamma che ancora dopo 35 anni attende verità e giustizia. I ragazzini hanno riflettuto sulla drammaticità dei fatti accaduti e sono stati stimolati a prendere coscienza della problematicità del territorio in cui vivono ma allo stesso tempo, è stato più volte ribadito durante l’incontro che nessuno deve perdere la libertà e la speranza di vivere nella propria terra di Sicilia perché terra di onore e di assoluta bellezza.
Successivamente in corteo i docenti hanno accompagnato gli studenti in via Benedetto D’Acquisto, proprio di fronte la scuola, dove i ragazzi hanno potuto legare alla ringhiera della strada, concessa grazie al patrocinio del Comune di Monreale, i 109 cartoncini plastificati con su scritto il nome dei bambini morti tragicamente per mano della mafia. Durante quest’ultima fase della manifestazione si sono uniti al corteo i piccoli alunni della scuola dell’infanzia Badiella. Difficile parlare di cattiveria ai bambini di tre anni, ancor di più parlar di mafia. Ma le maestre ci hanno provato narrando la storia “L’invasione degli scarafaggi”, in un paese affacciato sul mare, dove si è diffusa una terribile malattia, gli abitanti che hanno compiuto atti criminali hanno cominciato a trasformarsi in scarafaggi.
Tra qualche mese, nella prossima primavera, l’attività sarà riproposta al plesso di Aquino. Attraverso la piantumazione di 109 piantine, che rappresenteranno le 109 vittime innocenti della mafia, verrà creata l’aiuola della legalità.
Il fine di quest'attività era quello di tramandare la memoria dei 109 bambini vittime della mafia ai più piccoli, il risultato è stato ben più profondo di quello che ci si aspettava.
E' stato chiaro che l'emozione, il sorriso, la commozione, la tensione del racconto fatto da chi ha ancora ferite insanabili che non permettono ipocrisie di alcun genere, hanno prodotto il miracolo. Un seme è stato impiantato nei fertili animi e nelle coscienze dei giovani. Gli alunni della Guglielmo II non dimenticheranno facilmente questa giornata.
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