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La Costituzione attuale e le “Costituziones Melfitane”: interessante manifestazione ieri a Casa della Cultura

Ospite il costituzionalista lucano, Giovanni Conte. Oggi si replica. LE FOTO

MONREALE, 25 novembre – La Costituzione attuale e le “Costituziones Melfitane” a confronto. Un ponte fra Sicilia e Basilicata, idealmente creato dal dibattito fra il costituzionalista lucano Giovanni Conte e i ragazzi dell’Istituto comprensivo Antonio Veneziano e i bambini della IV A della scuola Morvillo, a Casa Cultura.

Federico II, sepolto nella cattedrale d Palermo, scrisse le “Costituziones” a Melfi, in Basilicata. Tema dell’incontro i valori dell’accoglienza, declinati in modo molto diverso nel Medioevo rispetto al pieno diritto di cittadinanza trovato nelle Costituzioni moderne. Sono intervenuti anche lo scrittore Tonino Russo e la giornalista Maria Modica. Ha portato i suoi saluti il sindaco Piero Capizzi.
L’intenso lavoro di studio sulla Costituzione italiana, l’accoglienza e il sincretismo dei Normanni, raccolti da Federico II, è stato coordinato dalle insegnanti Luisa Li Manni, Romina Lo Piccolo e Antonella Lo Presti. Quest’ultima, in modo particolare, ha guidato per mano i bambini preparandoli alle domande da rivolgere al magistrato, ma soprattutto, ad accoglierne e comprenderne le risposte.

“In Federico troviamo – ha spiegato Giovanni Conte – una formulazione formale del principio di accoglienza, riservando a tutti, compresi Ebrei e Musulmani, il riconoscimento di tutela sotto il sovrano. Concetti, quelli di accoglienza e uguaglianza, che troveranno espressione “sostanziale” soltanto nelle Costituzioni moderne, quando tutti i cittadini, al di là della razza, della religione e del sesso, saranno considerati allo stesso modo davanti alla legge”.
“Come fa un bambino straniero a diventare italiano”, “cosa sono i diritti o i doveri”, “perché prima le donne non votavano”, “cos’è una costituzione”, sono alcune delle domande rivolte dai bambini al magistrato che ha risposto con semplicità e chiarezza.

Di particolare interesse l’approfondimento sul tema del sincretismo culturale inaugurato da Ruggero II e continuato, in un fil rouge, fino a Federico II, introdotto e curato dalle docenti Li Manni e Lo Piccolo.
Roberta Ferrante, studentessa della III C dell’istituto Veneziano, ha letto una pagina tratta dal libro di Tonio Russo “Guglielmo II, la fatale imprudenza”; mentre Giulia D’Amico, della stessa classe, ha illustrato il sincretismo e la genesi culturale del duomo di Monreale.
Al termine dell’incontro, i bambini della Morvillo hanno realizzato uno sketch, liberamente ispirato a Ficarra e Picone, sulla “sicilianità”.
L’incontro sarà ripetuto, questa mattina in aula consiliare, nell’ambito della manifestazione “Storie di libri tra Palermo e Monreale”.