I volontari sono campioni di umanità

fumetto di Stefano Gorgone

Carissimo direttore,
in un mondo alle prese con preoccupanti sfide umanitarie, tra guerre e cambiamenti climatici, si avverte sempre più il bisogno di persone che, nel proprio piccolo, mettano da parte atteggiamenti di rassegnazione e di indifferenza e lavorino con umiltà per generare una cultura densa di valori positivi.

Recentemente il Presidente Mattarella ha inaugurato “l'anno di Trento, capitale europea ed italiana del volontariato”. E' un prestigioso riconoscimento ottenuto dalla città di Alcide De Gasperi, Chiara Lubich, Antonio Megalizzi grazie allo spirito di solidarietà che in quel territorio ha radici solide ed antiche e che continua ancora oggi grazie all'impegno di numerose associazioni di volontariato ed anche di tanti missionari sparsi per il mondo.
I volontari – ha affermato il Presidente – sono campioni di umanità, costruttori di ponti, delle vere e proprie sentinelle sociali perché dimostrano una grande capacità di curare le ferite degli altri e di includere chi è ai margini della vita sociale.

Anche nella nostra città i sentimenti di altruismo e generosità affondano le radici in anni assai lontani, in gran parte grazie al sentimento religioso molto sentito dal popolo monrealese. Ricordo il parroco Alberto Greco Carlino, gli arcivescovi Ludovico II De Torres e Benedetto Balsamo, il beato Giacomo Cusmano che hanno fondato rispettivamente il Collegio di Maria, il monastero della Badiella, l'Albergo dei poveri, il Boccone del povero ed infine il coraggioso canonico Gaetano Millunzi, fondatore della Cassa rurale che molti ricordiamo per la sua intensa e benefica azione a favore degli agricoltori e degli artigiani negli anni 60/70/80.

Più recentemente non sono mancate le buone pratiche messe in atto da alcune associazioni di volontariato, dalla Caritas diocesana e dalle parrocchie, dalla Casa del Sorriso, da sacerdoti di grande umanità come monsignor Fileccia, monsignor Noto, monsignor Ferina e monsignor Ofria, da Fratel Biagio Conte, nato e cresciuto nella frazione di Aquino, da cittadini senza un'appartenenza specifica come Sarina Ingrassia. Essi rappresentano il lato positivo della nostra città. Di tutti abbiamo potuto apprezzare l'intensa attività a favore delle famiglie più disagiate e dei minori a rischio sociale, il loro impegno per ricostruire il tessuto sociale e rafforzare lo spirito comunitario.

Credo che sia opportuno e doveroso promuovere ed incoraggiare sempre più il volontariato nella nostra città, valorizzare il capitale sociale chiamando tutti i soggetti della società civile ad offrire le loro esperienze e le loro competenze, favorire la costruzione di reti tra associazioni perché siano sempre più una straordinaria energia civile che aiuti ad affrontare le difficoltà del nostro tempo e a dare una prospettiva di speranza. Si tratta, come ci invita a fare monsignor Gualtiero Isacchi nel suo recente messaggio per la quaresima, di “ripensare i nostri stili di vita e darsi il tempo per verificare la nostra presenza nel territorio e il contributo per renderlo migliore”.