fumetto di Stefano Gorgone
Carissimo direttore,
nel decimo anniversario della scomparsa del professore Vincenzo Galati, domani,13 aprile, la sua famiglia ed alcuni amici daranno vita doverosamente ad alcune iniziative per ricordarne la nobile figura di uomo, educatore, politico.
Ed è quest'ultimo aspetto della sua personalità che intendo brevemente porre all'attenzione dei miei concittadini, soprattutto in un tempo come il nostro in cui si avverte l'assenza di personalità dello spessore culturale e morale di Enzo Galati. La città, affermava Giorgio La Pira, non è solo uno spazio fisico, ma nasce dalla volontà di stare insieme, di lavorare insieme per realizzare il bene comune. Il “sindaco santo”di Firenze, originario di Pozzallo, fu per Enzo, come Sturzo, Dossetti, De Gasperi, Toniolo, l'esempio luminoso della politica intesa come servizio, come promozione dei diritti umani, dei principi di libertà e dignità della persona umana, di solidarietà e giustizia sociale.
Ancorato saldamente a questi principi, Enzo sentì di doversi impegnare pienamente, come La Pira, nella realtà in cui viveva, non nel partito ma “presso” un partito laico, aperto alla mediazione e al confronto continuo con tutte le altre forze politiche, nei modi e con i mezzi più efficaci a rendere operativa una presenza di notevole valore ideale e morale. Sostenne, dunque, con forza la necessità di una seria formazione politica soprattutto dei giovani per fare fronte al rinascere di atteggiamenti qualunquistici e alla caduta di motivazioni ideali.
Alla politica non si sfugge, egli affermava, essa è una necessità della vita associata, è come la linfa per le piante, se la linfa viene meno la pianta muore. In un tempo non certo facile per i dissidi ed i contrasti tra i partiti, il professor Galati mise la sua intelligenza ed il suo prestigio culturale e morale di preside nei licei statali al servizio della città dando vita ad un programma serio, fattibile, attento ai bisogni concreti dei cittadini. Penso, infatti, che la sua preoccupazione maggiore sia stata propriamente quella di favorire migliori condizioni di vita a Monreale con particolare riferimento alle fasce sociali più deboli.
Alla realizzazione di diverse iniziative Enzo contribuì in maniera diretta come commissario della sezione della democrazia cristiana nominato direttamente da Sergio Mattarella e lo fece con lo stile che gli era proprio e cioè con umiltà e sobrietà, incurante del successo personale e della popolarità, rifuggendo dalla politica come spettacolo. Credo di poter affermare che il professore Galati è stato un uomo che, per la sua testimonianza di cristiano, studioso, politico, ha lasciato un segno profondo nella storia sociale e politica della nostra città.