Dopo l’euforia per la rielezione di Mattarella

 

fumetto di Totò Caltagirone

Cominciamo a riflettere, così, molto semplicemente, come ci capita di fare seduti sul divano di casa con gli amici. L'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica mi ha fatto capire, se ve ne fosse stato bisogno una serie innumerevoli di cose che per brevità cercherò di riassumere di seguito.


1) Premesso che su Mattarella non vi è nulla da dire perché nel corso di questi sette anni ha dimostrato equidistanza, equilibrio e forte senso dello Stato, tuttavia tanto si può e si deve dire sulla politica e su taluni (la stragrande maggioranza) dei politici di scarso livello che la popolano e che hanno dato con questa elezione un chiaro segnale di cristallizzazione del sistema, una mediocrità di azione ed in alcuni casi una meschina rappresentazione di sé.
2) Vi era l'occasione storica di eleggere al Quirinale una donna che avrebbe significato una svolta epocale e invece niente. Si dovevano tutelare gli attuali precari equilibri politici, il sistema e il governo con garanzie assolute. Meglio tutelare, meglio niente donne, meglio nessuno diverso da Mattarella e tutti, in virtù della tutela, felici e contenti attaccati alla poltrona per il bene della Patria.

3) Chi vuole emergere in questa società a qualunque livello (politico, sociale, lavorativo, professionale,...) deve fare i conti con un sistema statico che non si rinnova, anzi rimane ingessato e rinvia a data da destinarsi opportunità e possibilità.
4) Penso, a tal proposito, a Mattarella che ha la stessa età di mia mamma, 81 anni. Che anche se, integra fisicamente e mentalmente, dice: "qualche colpo lo perdo". "Dimentico facilmente i nomi, ho dolori articolari, non sono più brava a cucinare, mi accorgo che non sono più quella di una volta". Mattarella queste cose le ha dette a Letta, Salvini e compagni?
5) Alla mediocrità, ecco a cosa ho pensato in questi giorni seguendo l'evolversi dell'elezione del Presidente della Repubblica. Gli italiani, in questo ultimo decennio, hanno pensato di dovere cambiare una classe politica vecchia credendo di sostituirla con giovani di belle speranze (le loro) che si sono rivelati, inefficienti, inesperti, incapaci e in taluni casi inetti.
6) La Politica è una cosa seria, è arte nobile, è quella che ha come faro la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica. Vi pare poco? E l'errore che non si deve mai fare è quello di accomunarne il significato e la missione che dovrebbe avere, all'incapacità dei suoi protagonisti. La politica è arte nobile...certamente non è arte per quattro sciacqua-lattughe.

7) L'occasione della buona politica non se l'é fatta sfuggire, per esempio, il Parlamento Europeo, che dopo la morte di Davide Sassoli ha eletto, con coraggio, una donna, Roberta Metsola
nata a Malta nel 1979, la più giovane presidente di sempre, la quale ha detto: "La prima cosa che vorrei fare come Presidente è pensare all'eredità di David Sassoli: era un combattente, ha lottato per l'Europa e per noi, per questo Parlamento.....Onorerò David Sassoli come Presidente difendendo sempre l'Europa, i nostri valori comuni di democrazia, dignità, giustizia, solidarietà, uguaglianza, Stato di diritto e diritti fondamentali”. Semplice, no?!
Invece Sergio Mattarella ha dovuto dire: "Accetto per senso di responsabilità, nonostante prospettive personali, non potevo sottrarmi". Avrebbero fatto bene dopo questo ennesimo fallimento, tanti, a farsi da parte, riconoscendo la propria pochezza. Invece hanno esultato, hanno applaudito al più banale e, alla fine, scontato dei risultati che è stato reso digeribile solo dalla figura di Mattarella.
9) Sta tutta qui la differenza fra la buona e la cattiva politica. Fra buoni e mediocri, fra capaci ed incapaci, fra prime donne e comparse. E Mattarella non ha nessuna colpa.
10) E ora, dopo il grande coup de théâtre, dopo l'ultimo atto, si chiuderà il sipario e ci sarà la resa dei conti, ovunque, nel mondo della politica, da destra a sinistra. Ciascuno sta già affilando la dentatura e con le armi spuntate che ha, presenterà il conto e sarà salatissimo, anzi no, salato quanto basta per conservare la poltrona.