fumetto di Stefano Gorgone
Carissimo direttore,
le città non esistono senza la solidarietà. In questi giorni in cui l’imperversare del vento e della pioggia ha provocato nel nostro territorio non pochi disagi, sono stati posti in essere diversi interventi volti a rimuovere le criticità riscontrate.
Così come, nell’approssimarsi delle festività natalizie, sono state attivate tante iniziative finalizzate ad aiutare i più deboli ed indifesi, in particolare i minori in situazioni di gravi fragilità, gli anziani soli ed emarginati, le famiglie in difficoltà economiche. In prima fila le associazioni di volontariato, l’ASLTI, l’Evergreen, l’Overland, Basta crederci, gli operatori della protezione civile, l’Auser, l’Asca, la Caritas, la Proloco, che si sono rivelate preziose alleate delle istituzioni locali nell’affrontare le sfide sempre più complesse del nostro tempo.
Sono tanti cittadini che mettono a disposizione il loro tempo per offrire in modo spontaneo e gratuito i loro talenti e le loro competenze, assistenza e servizi, sono vere e proprie sentinelle sociali che si prendono cura della comunità, dei suoi soggetti più deboli e ci stimolano ad accendere “lanterne verdi” anche nelle nostre finestre e, soprattutto nei nostri cuori, per dire a coloro che hanno bisogno di aiuto che non sono soli. Questi volontari rivelano il lato positivo della nostra città, favoriscono il sorgere di forti legami di amicizia sociale, aiutano a ricostruire il tessuto sociale e a rafforzare lo spirito comunitario, costituiscono il migliore investimento per il futuro della nostra città.
L’identità della nostra città è alimentata, in tal modo, non solo dai suoi splendidi monumenti ma anche dall’operosità dei suoi abitanti che la rendono più umana. Per il sociologo E. Morin “possiamo acquisire potere con il sapere, ma la vera ricchezza l’otteniamo con la sensibilità ai problemi altrui” e con l’affermare la centralità della persona umana.
Recentemente il presidente della Repubblica ha conferito un prestigioso riconoscimento a novanta giovani per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, giovani che rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un periodo storico molto critico come quello attuale. Sono stati insigniti del titolo di “Alfieri della Repubblica”per la loro esortazione a migliorare il modo di vita nel nostro Paese, in particolare perchè hanno usato i social a fin di bene, si sono impegnati ad aiutare i coetanei in difficoltà con la Dad e nella consegna a domicilio di beni di necessità e farmaci, hanno manifestato sincera amicizia nei confronti di compagni con disabilità.
Credo che anche nel nostro territorio sia opportuno e doveroso riconoscere, promuovere ed incoraggiare sempre più il volontariato, favorire la costruzione di reti tra associazioni per il ruolo importante che svolgono per una comunità più equa ed inclusiva e perché siano sempre più una straordinaria energia civile che aiuti ad affrontare le difficoltà del nostro tempo.