Prevalga il senso di responsabilità da parte di tutti

fumetto di Stefano Gorgone

Carissimo direttore,
ieri, in occasione del 76° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e nel pieno dell’emergenza sanitaria in corso, molto opportunamente il Presidente della Repubblica ha fatto appello ancora una volta al senso di responsabilità di tutti noi, invitandoci a rispettare le indicazioni di comportamento quotidiano suggerite dagli scienziati e fatte proprie dai nostri governanti.

Mattarella ha ricordato che negli anni terribili della guerra e della dittatura solo “ l’unità del popolo italiano rese possibile la rinascita morale, civile e sociale della nostra Nazione”. Ed oggi appare indispensabile , per sconfiggere il virus, la concordia, la condivisione, l’unità d’intenti da parte di tutti i politici, delle istituzioni ed anche dei media chiamati a garantire una informazione seria ed efficace.
Credo che, in un momento così difficile anche per la nostra piccola comunità, è richiesta a tutti i nostri amministratori e consiglieri comunali un atteggiamento costruttivo e propositivo. E’ assolutamente indispensabile, in un momento così difficile, che chi ha in vario modo una responsabilità metta da parte i propri egoismi personali e collettivi per dare il proprio concreto contributo.
Chi ha veramente a cuore il futuro delle nostre famiglie, non può non riconoscere che in questi frangenti davvero imprevedibili amministrare un comune, peraltro in dissesto finanziario come il nostro, è un’impresa quasi impossibile.

Anch’io mi chiedo continuamente che cosa posso fare per non sprecare questi lunghi, difficili ed interminabili giorni dolorosi. Sono consapevole, infatti, che la nostra sicurezza non può venire soltanto dall’avere il frigorifero strapieno o da una dispensa ben fornita , ma dalla nostra capacità di cercare nuove prospettive da cui guardare questo dramma per renderlo meno doloroso e più accettabile.
Intanto, mi sento impegnato ad esprimere vicinanza alle vittime del virus, agli ammalati ed ai loro familiari, a quanti con grande coraggio e generosità se ne prendono cura, medici, infermieri, volontari della protezione civile. Credo poi che tutti a Monreale avvertiamo il dovere di esprimere gratitudine nei confronti degli operatori della Caritas, del Comune e delle associazione di Protezione civile Overland ed Evergreen per il loro prezioso impegno a favore delle classi sociali più svantaggiate, alla Casa del Sorriso per la sua attività a favore di bambini privi del necessario calore familiare, ai singoli cittadini che attivano spontaneamente iniziative di solidarietà.

Penso poi che tutti dobbiamo essere siamo grati al nostro vescovo ed ai nostri sacerdoti perché, pur senza le celebrazioni eucaristiche, ci aiutano a trasformare il limite in ricchezza, a dare un senso al nostro silenzio e alla nostra solitudine.
Infatti, anche se non possiamo uscire dalle nostre case, tutti possiamo uscire dal nostro orgoglio, tutti possiamo avere la forza morale e spirituale necessaria per ascoltare e confortare chi è in difficoltà, tutti possiamo sentirci parte di una comunità che insieme lotta, unita per allontanare la paura del virus.
Piuttosto che sottovalutare il problema o lasciarci prendere dal panico , dal pessimismo e dall’angoscia, possiamo sentirci legati da un sentimento di comune umanità, di fraterna amicizia.
Solo così, anche se oggi non possiamo prevedere quanto durerà tutto questo e quali effetti avrà sulle nostre famiglie e sulla nostra comunità, possiamo sperare di uscirne più forti e più uniti di prima.