MONREALE, 24 marzo - Il campione in carica, perché detentore del titolo, ormai da tempo, è già sul ring. Con i guantoni stretti ai polsi e il paradenti in bocca.
Dall'altro lato, però, l'angolo dello sfidante è desolantemente vuoto. I fotografi hanno i loro zoom puntati lí e le casse strombazzano a palla la musica di Rocky. Insomma, c'è tutto per assistere ad un grande match. Peccato che gli avversari, almeno fino ad oggi, non si siano presentati. Nè forti, nè scarsi. E la probabilità che la vittoria arrivi "a tavolino" non è ipotesi da scartare. Ribadiamo: fino a oggi. Scomodando Lorenzo il Magnifico: “di doman non c'è certezza”.
Quale che sia, comunque, l'eventuale sfidante, agguerrito o arrendevole, è quantomeno singolare che ad oggi, domenica delle Palme, la corsa a sindaco di Monreale non registri nemmeno un candidato in opposizione all'attuale primo cittadino. Nessun nome ufficiale, finora.
Sembra passata un'era geologica dalle amministrative delle ultime tornate, quando i candidati sgomitavano per presentarsi agli elettori. Anzi si organizzavano pure primarie reali o fasulle, di partito e di coalizione (tipo semifinale e finale, ci mancava solo il girone all'italiana), per individuare una figura che potesse concorrere alla kermesse delle amministrative.
Ma il mondo e i tempi cambiano e stavolta assistiamo a ciò cui non avevamo mai assistito prima.
Come per tutto ciò che accade, anche in questo caso c'è un motivo, anzi probabilmente più di uno. Innanzitutto va detto che tanti risultati parlano decisamente a favore dell'amministrazione in carica e sono sotto gli occhi di tutti. A ciò si aggiunga che l'autobus dell'opposizione si è svuotato presto ed è tornato dritto filato in rimessa, senza passare dal via. Tutto ciò, volendo usare un termine calcistico, grazie soprattutto ad una sagace "campagna acquisti" sapientemente condotta da chi ha fatto carte, tanto che chi cinque anni fa si era candidato in schieramenti concorrenti, oggi si trova (ma ormai da lungo tempo) sullo stesso fronte dell'attuale primo cittadino.
Con questo chiari di luna, pertanto, buscarle di santa ragione sarebbe molto più di una semplice eventualità. Ecco perché, quando ormai siamo alle porte della presentazione delle liste, i "forse", i "si dice", i "parliamone" superano di gran lunga gli accordi, i proclami e di conseguenza le presentazioni ufficiali.
Adesso, però, comincia la settimana Santa che culmina, come sempre, con una resurrezione. Chissà che assieme a questa non ne spunti una dell'orgoglio di qualche eventuale schieramento politico, che ad oggi sembra ben lungi dall' affiorare. Lo scopriremo presto.
P.S.: Ringraziamo l'amico Mario Vassallo per la preziosa collaborazione grafica