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L'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi

No ai funerali pubblici di Totò Riina

| Enzo Ganci | Curia

“È un pubblico peccatore. Casomai solo una preghiera privata al cimitero”

MONREALE, 17 novembre – “È un pubblico peccatore, non si terranno funerali pubblici di Totò Riina”. Ad affermarlo è monsignor Michele Pennisi, arcivescovo della diocesi di Monreale, sotto la cui giurisdizione ricade pure la chiesa di Corleone, comune di origine del Capo dei Capi di Cosa Nostra, morto stanotte all’età di 87 anni.

Pennisi, dunque, ripete il comportamento adottato in occasione del boss Emmanuello capo della cosca di Gela, quando lui, da arcivescovo di Piazza Armerina, in accordo con le Forze dell’Ordine, vietò le pubbliche esequie del boss.

“Con la morte di Totò Riina – fa sapere Pennisi in una nota – è finito il delirio di onnipotenza del capo dei capi di cosa nostra, ma la mafia non è stata sconfitta e quindi non bisogna abbassare la guardia.Il compito della Chiesa è quello di educare le coscienze alla giustizia e alla legalità e di contrastare la mentalità mafiosa.
Al momento mi trovo in visita pastorale in un Comune della mia arcidiocesi, ancora non ho informazioni se e quando la salma di Riina sarà trasferita a Corleone. Trattandosi di un pubblico peccatore non si potranno fare funerali pubblici. Ove i familiari lo chiedessero si valuterà di fare una preghiera privata al cimitero”.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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