Ieri è ritornato dagli Usa il codice manoscritto più antico, del XII seccolo, che è stato in mostra all’istituto di Cultura Italiana in occasione della mostra su Costanza
MONREALE, 18 maggio – L’Evangelistario che il re Guglielmo II volle per la sua Cattedrale d’oro di Monreale, custodito presso la biblioteca “Ludovico II De Torres” del seminario arcivescovile di Monreale, è stato tra i tesori della mostra "Constancia. Donne e potere nella Sicilia mediterranea di Federico II".
L’esposizione si è aperta il 7 marzo all’Istituto Italiano di Cultura di New York, alla presenza dell’ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia e del direttore dell’istituto Fabio Finotti. A marzo il prezioso manoscritto membranaceo del XII secolo è stato consegnato dal direttore della biblioteca Torres, don Giuseppe Ruggirello, alla ditta specializzata in allestimenti museali “Floridia”, insieme ad altri manufatti del museo diocesano di Monreale e della cattedrale, come la grande icona della Madonna Odigitria di Guglielmo II, per volare fino a New York.
La mostra, prodotta interamente dall’IIC – organo del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per promuovere all’estero l’immagine dell’Italia e la sua cultura umanistica e scientifica – è stata inaugurata a ridosso della Giornata Internazionale della Donna, dato il tema cruciale del rapporto tra donne e potere.
Si tratta di un’esposizione preziosa, costruita con rigore filologico da Maria Concetta Di Natale, Pierfrancesco Palazzotto e Giovanni Travagliato, docenti dell’università degli studi di Palermo. In esposizione per la prima volta negli USA reperti straordinari, alcuni mai prestati prima, che raccontano quattro donne di potere, vissute tra XII e XIV secolo, tutte legate a Federico II e tutte battezzate col nome Costanza.
La mostra newyorkese ha affrontato due temi – quello del rapporto tra donne e potere e quello tra spazio italo-europeo e Mediterraneo, rappresentato dal mondo di Federico II e Costanza d’Aragona – attraverso una raccolta di beni preziosi dalle cattedrali e dalle collezioni diocesane di Palermo e di Monreale, dalla Biblioteca comunale e dalla cappella Palatina di Palermo, dal museo archeologico Salinas e dalla galleria di Palazzo Abatellis, dalle collezioni dell’Assemblea Regionale Siciliana, oltre che da prestatori privati, grazie all’impegno degli uffici regionali preposti alla tutela e alla valorizzazione dei Beni Culturali.
L'evengelistario sarà esposto sabato prossimo, dalle 17 alle 20, in occasione dell'evento "Che FAI stasera" organizzato dalla Delegazione FAI di Palermo e il Gruppo FAI Giovani