La sonda contiene tutto l’apparecchio: proietta le immagini a smartphone o tablet
PALERMO, 11 agosto – Un ecografo di appena 12 centimetri e del peso di 140 grammi, portatile, tascabile e senza fili. L’intero apparecchio è, in pratica, racchiuso nella sonda wireless che si interfaccia, attraverso i più comuni sistemi operativi, con tablet, smartphone o PC.
Se n’è dotata l’Asp di Palermo per utilizzarlo in situazioni di emergenza come nei reparti di Rianimazione o Pronto soccorso, ma, soprattutto, nelle attività di prossimità come gli Open Day Itineranti.
“Le sonde ecografiche wireless WiFi – ha sottolineato Marco Brancato, Primario della UOC di radiodiagnostica dell’Ospedale Ingrassia di Palermo - pur essendo di ridottissime dimensioni (la sonda stessa in realtà contiene tutto l’apparecchio, ndr), sono multidisciplinari complete, ad utilizzo sia internistico che cardiologico, dotate di color Doppler. Consentono, soprattutto, di eseguire rapidamente esami al letto del paziente, in Rianimazione, in aree di emergenza e Pronto Soccorso o in sala operatoria. Si prestano, data la trasportabilità, anche per esecuzione di esami di screening in sedi remote e periferiche”.
Il medico farà l’ecografia utilizzando solamente la sonda (che ha un’autonomia di 8 ore di scansione e 72 ore in stand by) collegata al proprio telefono cellulare oppure al tablet in dotazione. “La sonda è, sia convex, sia lineare – ha spiegato Brancato – si può fare, quindi, la classifica ecografia dell’addome, ma anche l’ecografia muscolo-scheletrica o l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici. La compattezza e la facilità di trasporto consentono di utilizzare questo ecografo WiFi in qualsiasi luogo”.