Si è aperta così la stagione autunnale operistica e concertistica. Pubblico in visibilio
PALERMO, 18 settembre - Ha avuto luogo ieri sera alle 20, presso la Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo, la prima della “Carmen” di Georges Bizet. L’opera, sapientemente rivisitata nei costumi (curati da Mercè Paloma) e con la regia di Calixto Bieito, andrà in scena fino al 22 settembre ma è già tutto esaurito.
Lo spettacolo ha suscitato forti emozioni nel pubblico presente e ha avuto tutto il sapore di una lungamente attesa ripartenza, così anelata dopo quasi due anni di pandemia. Presenti alla manifestazione artistica anche il sindaco Leoluca Orlando e il direttore del Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo, Daniele Ficola.
Mirabile l’interpretazione dei protagonisti, accompagnata da orchestra, coro e coro di voci bianche del Teatro Massimo, edificio lirico più grande d’Italia, in coproduzione con il Teatro Regio di Torino, il Teatro La Fenice di Venezia e il Gran Teatre del Liceu. Le musiche sono state eseguite sotto la bacchetta del maestro Omer Meir Wellber, già direttore della London Philarmonic Orchestra nonché della Pittsburgh Symphony Orchestra, mentre i maestri del coro e del coro delle voci bianche sono, rispettivamente, Ciro Visco e Salvatore Punturo.
L’opera, suddivisa in quattro atti e composta tra il 1873 e il 1874, ha visto come protagonisti principali il mezzosoprano Annalisa Stroppa nel ruolo di Carmen e il tenore Jean-François Borras nei panni di Don José, mentre Micaëla ed Escamillo sono stati interpretati dal soprano Ruth Iniesta e dal baritono Bogdan Baciu. Presto nella Sala Grande sono risuonate le note della celebre habanera “L’amour est un oiseau rebelle”, ma stavolta caratterizzate da un coinvolgente e toccante profumo di rinascita per un settore duramente colpito dalle restrizioni anti Covid.