''Sogno Lucido'' in un incubo pandemico: l’arte di Governale e La Tona

I due artisti palermitani spingono la loro creatività allaperto per raggiungere il pubblico: Un urlo per ribadire limportanza dellarte che, nonostante il Covid, resta viva. Se approderemo a Monreale? È possibile. LE FOTO

PALERMO, 29 marzo – Succede a Palermo, o almeno, per il momento. Perché le intenzioni di Governale e La Tona, stando a quanto dichiarato a queste colonne, sembrerebbero quelle di raggiungere, attraverso “Sogno Lucido”, qualsiasi pubblico “passante” anche al di fuori della Città Metropolitana, territorio che ha già accolto a distanza di una settimana ben 2 installazioni di carattere effimero del loro progetto artistico. 

Piazza Croce dei Vespri e La Cala: questi i luoghi che hanno ospitato le prime 2 scene di Sogno Lucido – “19-3-2021” e “27-3-2021”, ndr – il progetto artistico pensato e realizzato dagli artisti palermitani Fulvio Governale e Giuseppe La Tona, rispettivamente classe ’91 e ’97, entrambi allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo del corso di studi “Scultura”, il cui diploma è stato conseguito, in questo mese di marzo, dal 29enne: “Il nome scelto per il progetto – affermano – si riferisce alla pratica, che consiste nel riuscire a controllare i propri sogni. In questo modo, è possibile affrontare le proprie paure, sviluppare la creatività o l’autostima, raggiungendo un senso di liberazione e armonia nella propria vita”.

L’idea, secondo quanto affermato, nasce da un’esigenza sviluppatasi in questo ultimo anno colpito dall’emergenza pandemica, per evadere dalla prigionia intrinseca dovuta all’immobilità del periodo, portando al di fuori di un ambiente chiuso il loro linguaggio artistico: “Siamo consapevoli – dicono – che in quanto artisti emergenti sarà difficile in questo momento riuscire ad esporre le nostre opere, considerando la chiusura delle gallerie. È proprio questo il motivo che ci ha spinti ad utilizzare scenografie urbane per portare la nostre creazioni alla gente, pubblico un po’ più variegato rispetto a quello selettivo, il cui interesse viene catturato da ben altre correnti artistiche, presenti nei musei. In questo modo, è possibile creare un confronto con fruitori di ogni età e fascia sociale”.

I materiali utilizzati in Sogno Lucido, sono quelli utilizzati nel quotidiano e in campo edilizio, mentre altri vengono recuperati in strada, modellati e reinterpretati: nonostante il differente linguaggio, Governale e La Tona riescono a dialogare in modo fluido fondendo le proprie tecniche in un’unica identità, che permette loro di realizzare qualsiasi installazione, la cui composizione è determinata dal luogo scelto: “Per le nostre composizioni – continuano – scegliamo luoghi di passaggio o di aggregazione, con lo scopo di trasmettere la nostra creatività a più persone possibili. Nel nostro progetto, cerchiamo di escludere siti che ospitano monumenti importanti per non comprometterne l’armonia. Non c’è un numero prestabilito di opere, ma abbiamo in cantiere diversi interventi, senza pensare a limiti o scadenze, affidando il tutto ai nostri stimoli”.

L’impegno del duo Governale-La Tona risulta essere uno sfogo propagandistico volto a ribadire l’immortalità dell’arte, quest’ultima, spinta dalla coppia palermitana, quasi di prepotenza, al di fuori delle mura di ambienti istituiti per tradizione ad accoglierla, osservando un atteggiamento da street artist, -nonostante – tengono a precisare – questa non sia street art: “Il nostro è un urlo – affermano Governale e La Tona – per dire forte e chiaro che le arti sono ancora qua, tra la gente e che sono importanti. Non ci fermiamo se non ci viene data la possibilità di esprimerci. L’arte non è manovrata da un gruppo di individui, ma appartiene a tutti. Essa cresce spontanea e si manifesta attraverso qualsiasi forma, senza poter essere ingabbiata dagli ambienti deputati all’esposizione o dalle leggi”.

L’obiettivo, dunque, è quello di uscire al di fuori del capoluogo, per raggiungere nuovi territori e quindi nuove utenze: “Questo progetto – concludono – non è legato solamente alla città di Palermo. Il nostro intento, nel rispetto delle disposizioni oggi in vigore, è quello di portare il nostro progetto in altri territori. Se abbiamo pensato di approdare anche a Monreale? Beh, possiamo anticipare che per la città normanna abbiamo programmato un intervento, ma al momento è prematuro parlarne”.