Palermo, controlli della Polizia Municipale su restrizioni da Coronavirus: 44 denunciati

Un'operazione da 1580 verifiche e 44 denunce, tra le quali 3 a commercianti

PALERMO, 31 marzo – ono stati 1580 i controlli effettuati fino a ieri sera dalle pattuglie della Polizia Municipale impegnate nella verifica del rispetto dei Decreti nazionali e delle Ordinanze regionali di contrasto al Coronavirus. Da questi sono dunque scaturite ad oggi 41 denunce penali per la palese assenza di motivazione allo spostamento e la denuncia di 3 esercenti commerciali.

“Sono complessivamente 40 gli agenti impegnati quotidianamente nelle attività di controllo – spiega il Comandante Vincenzo Messina – nell'ambito del dispositivo di ordine pubblico che coinvolge tutte le forze di polizia concordato con le autorità competenti. A questi controlli, la Polizia Municipale ha affiancato, notoriamente con un impegno straordinario di uomini e mezzi, quelli necessari per la ripresa dell'attività del Mercato ortofrutticolo, con il coinvolgimento anche di cinque pattuglie simultaneamente e per parecchie ore, oltre a tutte le altre attività di ordinanza che non sono cessate per l’emergenza.”

Nella tarda mattinata, anche su segnalazione di alcuni cittadini, sono stati effettuati dei controlli nel quartiere di Ballarò dai quali è risultato che alcune attività commerciali di generi alimentari erano aperte in ossequio alle prescrizioni e cioè senza l'esposizione all'esterno della merce.

“Comprendiamo – afferma il Sindaco – la richiesta che viene da parte dei cittadini per maggiori controlli, sopratutto nel momento in cui migliaia di noi rispettano le rigide misure volute dai Governi nazionale e regionale per frenare la diffusione del contagio. Vi sono ancora molti che continuano a non rispettare queste regole, non comprendendo che con questi comportamenti incoscienti mettono a rischio la propria salute e quella delle persone con cui vivono.
E’ un motivo in più per essere grati e solidali per tutti quei lavoratori delle Forze dell’ordine che, come i sanitari, anche se su fronti diversi, stanno contribuendo con il proprio lavoro a tutelare fra enormi sforzi la salute di noi tutti.”