Commemorato oggi Piersanti Mattarella nel giorno del 40° anniversario dell’eccidio

A lui è stato oggi intitolato il Giardino Inglese. Presenti diversi monrealesi. LE FOTO

PALERMO, 6 gennaio – Stamattina triplice commemorazione a quarant’anni dall’assassinio per mano mafiosa del Presidente della Regione Piersanti Mattarella avvenuto il 6 gennaio del 1980.

Omicidio a tutt’oggi su quale non è stata fatta ancora del tutto chiarezza e i cui mandanti ed esecutori risultano avvolti nel mistero, passando dalla matrice mafiosa a quella fascista.
Dicevamo triplice commemorazione: si è partiti con la prima alle ore 9 in via Libertà sul luogo dell’assassinio per poi passare alle 10 al Giardino Inglese che da oggi per volere del Comune di Palermo verrà intitolato a Piersanti Mattarella, giardino all’inglese.Folla mai vista prima in precedenti commemorazioni.
Leoluca Orlando nelle due prime manifestazioni ha ricordato la figura del Presidente della Regione Sicilia, puntualizzando il fatto che per primo si oppose alla logica mafiosa degli appalti e che per primo cercò di rinnovare la stessa Democrazia Cristiana di allora.

Poi ci si è spostati alla Presidenza della Regione ove verrà commemorato alla presenza del fratello, attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Numerosi i politi intervenuti, assessori comunali, sindaci di vari paesi dell’area metropolitana, deputati regionali e nazionali. Ne ricordiamo alcuni scusandoci per le eventuali omissioni: il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, il presidende dell’Assemblea Regionale Gianfranco Miccichè, Giuseppe Lupo, Teresa Piccione, Antonello Cracolici, Fabio Giambrone, Giusto Catania Stefano Bologna sindaco di Isola delle Femmine, Carmelo Miceli deputato nazionale e tanti altri.
Folta la rappresentanza del Comune di Monreale con il sindaco Alberto Arcidiacono, il presidente del Consiglio Marco Intravaia, l’assessore Luigi D’Eliseo, il consigliere Flavio Pillitteri, Claudio Burgio in rappresentanza del Circolo Italia, Biagio Cigno presidente dell’Associazione Liberi di Lavorare, Stefano Gorgone, ma soprattutto una grande folla di gente comune che con la loro presenza ha voluto testimoniare l’attaccamento ai valori di giustizia e legalità.