Ztl, luci spente nei negozi del centro storico di Palermo

Nunzio Reina: "Un confronto col sindaco prima del 6 dicembre"

PALERMO, 21 novembre - Dalla "Rinascente" alla storica cartoleria "Perna". Dal negozio di abbigliamento "Alex & David", fino a "Gaia", "Saccone" e tutti i negozi delle vie Calderai, Candelai, Cagliari, Meli, piazza San Domenico, Divisi, Bandiera, Napoli. Molte bancarelle sono state chiuse a Ballarò e alla Vucciria. Hanno aderito in massa i commercianti e gli artigiani che oggi pomeriggio hanno spento le luci nell'area della Ztl.

Nel centro storico della città è calato il buio su iniziativa di Confartigianato Palermo e Confimpresa, che dall'entrata in vigore del provvedimento raccolgono le proteste dei negozianti che registrano un calo d'affari pari all'80 per cento. "Chi ha un'attività in questa zona non ce la fa più - spiega Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo - e sono partiti anche i primi licenziamenti. Noi rappresentiamo qualcuno, l'anima di questa città, che adesso soffre più di prima. Vogliamo un confronto con il sindaco Leoluca Orlando, è ora di smetterla con il silenzio. E' un dialogo necessario prima del 6 dicembre: dopo non avrebbe alcun senso". "E' una Ztl 'palermosaura' - aggiunge il presidente di Confimpresa, Giovanni Felice - figlia di analisi che non ha nulla a che vedere con il progetto e con gli atti approvati. La differenza con le Ztl europee emerge proprio nell'attuazione, non nel principio".