Lavoriamo ad un progetto alternativo, ne ha bisogno la città

Parla Antonino Sciortino, da poco segretario cittadino del Partito Democratico

MONREALE, 1 giugno – Il Partito Democratico ora è operativo: domenica scorsa si è svolto il primo direttivo. Da oltre un mese si è insediato il nuovo segretario cittadino, Antonino Sciortino, un esponente che abbraccia le correnti più forti nel gruppo locale.

I Dem, prima e dopo le elezioni, hanno detto più volte a chiare lettere di voler portare discontinuità rispetto a quanto visto. Dall'altra parte c'è anche l'urgenza di trovare unità, cosa impostare diversamente rispetto al 2018 verso le elezioni dell'anno prossimo.
Il gruppo dovrebbe essere già  impegnato per costruire un progetto di sviluppo per la città e alternativo all’attuale amministrazione. Così Monreale News ha voluto chiedere qual è lo stato dei fatti al neo segretario.

È in corso un cambio di passo nell’attività politica del PD? Quale?
Nel partito finalmente si respira una nuova aria, non ci sono più spaccature insanabili e c’è un buon livello di cooperazione. Il percorso delle primarie è stato sicuramente utile per rivitalizzare la sezione locale. Questo mese si è costituita la segreteria che mi coadiuva nell'espletamento dell'incarico ricevuto, e con essa abbiamo ragionato sulla creazione di  gruppi tematici con cui a breve definiremo un serio e propositivo programma elettorale per le prossime elezioni amministrative.

Cosa sta facendo il Partito Democratico nell’ambito di un comune che da tempo ha cambiato colorazione politica?
Il PD si prepara alle prossime elezioni amministrative sapendo di avere una grande responsabilità. Siamo uno dei pochissimi partiti organizzati e abbiamo il dovere di promuovere un progetto forte e di livello. Per noi poco importa che l’amministrazione comunale abbia cambiato colorazione politica in corso d’opera, passando da civica a quasi monocolore del movimento di Musumeci, ma riteniamo indubbiamente che tale appiattimento su posizioni di estrema destra non solo sia poco rispettosa delle intese che ebbero a condurre alla elezione dell'attuale sindaco, ma rappresentino un tradimento del mandato elettorale conferito da numerosi concittadini. Ci sono consiglieri ed assessori che o vincono o perdono alle elezioni, alla fine sono sempre al governo ed in maggioranza: non è questo ciò che noi intendiamo per politica. Su questo il sindaco ha chiaramente le proprie responsabilità, che non possono oltremodo  nascondersi dietro la bandiera della esperienza civica.

Quali sono i progetti per la città di Monreale?
Avremo un progetto complessivo per la città, articolato in aree tematiche. Posso anticipare che è per noi prioritario valorizzare la ricchezza della vastità del nostro territorio e mettere al centro dello sviluppo economico cittadino la natura turistica e la maestosità monumentale di quello che è stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità. Significa superare il provincialismo e l’improvvisazione delle politiche culturali e di promozione, quando esistono.

Non basta al riguardo sbandierare successi o slogan, come sovente fatto da esponenti della attuale maggioranza politica. Servono progetti concreti che rendano nuovamente attrattivo il nostro territorio, ponendo fine al fenomeno, ahimè sempre più dilagante, della emigrazione soprattutto giovanile a Monreale, evento che non solo priva il Paese di capacità e professionalità, ma comporta anche la disgregazione di nuclei familiari, motivo per cui la politica non può non dare risposte concrete al caso.

Il PD vira a sinistra Lei ha detto che sarete alternativi all’amministrazione uscente. Lo conferma?
Il PD deve fare il PD: una forza democratica e antifascista, riformista, ambientalista e solidaristica. A partire da ciò vogliamo discutere con chi condivide i nostri valori. Certamente avremo un progetto alternativo e non potrebbe essere altrimenti. Noi vogliamo un cambiamento reale e profondo della nostra città ed una crescita economica, culturale e sociale di chi vi vive. In questi 4 anni di giunta Arcidiacono si è spesso assistito alla esaltazione di attività che non rappresentano altro che l'ordinario nella gestione di un Comune, con conseguente emigrazione di centinaia di ragazzi e ragazze che hanno deciso di costruire altrove il proprio futuro, privando la città di grandi risorse umane indispensabili per la crescita civile e morale di questa nostra amata città.

Molti di questi temi non sono stati presi in considerazione dalla attuale Amministrazione, la quale è sembrata spesso più dedita alla promozione social delle ordinarie attività di gestione di un Comune piuttosto che propensa a fornire una prospettiva di crescita e prosperità collettiva. Questo ha sicuramente procurato grandi simpatie tra i cittadini, ma non risolve i problemi reali. Alberto è indubbiamente uno stimato professionista e una persona perbene, ma qui la città ha bisogno di un progetto e non di vivere alla giornata. Senza una visione strategica, i problemi si incancreniscono.

Manca ancora un anno alle elezioni del 2024 ma già si iniziano a giocare le prime carte sulle prossime amministrative. Come ci arriverà il PD?

Credo che ancora si stiano mescolando le carte. Chi palesa già squadre vincenti e alleanze raggiunte credo lo faccia al solo scopo di saggiare il polso a possibili schieramenti contrapposti. Comunque noi giocheremo la nostra partita a testa alta e con le carte che ci toccheranno. Il PD punterà ad essere la prima lista cittadina. Vedremo se altre forze che guidano il governo nazionale o regionale avranno il coraggio di raccogliere la sfida di fare chiarezza e misurarsi come stiamo facendo noi. Mi auguro che non si defilino nascondendosi dietro formule ipocrite.

E il candidato sindaco lo avete già?

Mi pare un po’ presto per parlarne. Di certo ne parleremo quanto prima con chi vorrà condividere il nostro percorso. Del resto è metodologicamente sbagliato scegliere prima un candidato sindaco e poi la coalizione.

Si parla di Arcidiacono bis. Come si pone il PD in generale rispetto al tema del secondo mandato?
Come tutti i sindaci di quest’ultimo triennio, anche Arcidiacono ha avuto la fortuna di poter beneficiare di grandi risorse messe a disposizione dal precedente governo di centrosinistra e dal M5S del presidente Conte, da spendere per il rilancio del paese nel post covid. Ha avuto anche la fortuna di vedere mitigata la crisi sociale grazie al reddito di cittadinanza oggi tanto avversato e pesantemente ridimensionato dalla destra di Fratelli d’Italia cui il sindaco sembrerebbe appartenere, salvo cambi di casacca dell’ultima ora.

Infine, l’attuale amministrazione beneficia di molti progetti che risalgono al lavoro preparatorio di precedenti amministrazioni. Resta il fatto che l’amministrazione Arcidiacono non ha una idea di sviluppo e di prospettiva. Aldilà degli slogan spesso propugnati, non c’è nulla di concreto oltre l’ordinario, oltre il minimo dovuto. Comunque, mi auguro che ci sarà tempo per confrontarsi. Intanto è importante che ritorni ad esserci una opposizione costruttiva che incalzi e sproni l’amministrazione. Ci auguriamo di non essere gli unici perché la critica è, a nostro avviso, il sale della democrazia ed un bene per l’intera comunità cittadina.

Secondo il PD il sindaco ha sbagliato mosse?
Non è un problema di mosse. Ci sono molte cose che non funzionano. C’è un lungo elenco di problemi irrisolti,  legati anche alle scelte compiute dalla compagine assessoriale. Nonostante una narrazione favorevole i problemi restano. Restano le decine e decine di morti insepolti del cimitero che dovrebbero indignare. Restano abbandonate le periferie ed in particolare i quartieri più popolari senza che nessuno provi vergogna; scarsissima progettualità rispetto ai bandi Pnnr, per carenza di idee, indirizzi programmatici e personale negli uffici preposti.

Il traffico sembra essere abbandonato a se stesso: basti vedere cosa succede negli orari di entrata ed uscita da scuola; non esiste un’idea di come moltiplicare i parcheggi, anzi si è perfino avuta una gestione di quello esistente a dir poco discutibili,  con abboni di decine di migliaia di euro,  su cui bisognerà che il Sindaco faccia chiarezza davanti ai cittadini. Qualche altro parcheggio pare che lo si volesse costruire in violazione di alcune norme, di un vero progetto di risanamento e soprattutto del buon senso; Sulle scuole si è avuto il disastro dei disastri.

Basti pensare che in 4 anni l’amministrazione non è stata capace di promuovere un solo minuto di tempo prolungato o di tempo pieno. Niente di niente, quando sappiamo tutti che è il sapere che fa la differenza nella aspettative di futuro dei nostri figli. Non sono le luminarie del 3 maggio, scelte peraltro dal comitato dei festeggiamenti del SS. Crocifisso che possono far cambiare il nostro giudizio.

Un’ultima domanda: tra gli iscritti al Pd avete due consiglieri comunali e un assessore, sia pure eletti tutti in liste civiche. Costituirete il gruppo consiliare?

Il PD non ha alcun assessore in giunta. Se allude a Sandro Russo, le dico che si è auto sospeso dal partito e d’altronde era stato eletto in una civica. Mi auguro che ci ripensi e possa riprendere il percorso di militanza che sempre ha avuto nel centrosinistra. In merito al consigliere Ignazio Davì, mi auguro che presto sciolga ogni dubbio e ci dia il suo pieno appoggio. Infine, manifesto grande soddisfazione per la piena disponibilità data dal consigliere Davide Mirto a costituire da subito il gruppo consiliare del PD. Ovviamente bisognerà essere almeno in due. Intanto, come deciso domenica in Direttivo, sarà Davide a rappresentare il partito in sede istituzionale. Il mio obiettivo, forse velleitario, resta comunque di avere nella nostra lista tutti e tre. Spero che ciò sia possibile e se ne possa avere contezza al più presto.