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Un momento della seduta di ieri

Assist di Forza Italia, passa in Consiglio il piano triennale delle opere pubbliche

| Silvio Cancemi | Politica

63 le opere in elenco per 204 milioni di euro. Decisivo l’apporto dei consiglieri forzisti

MONREALE, 30 aprile – Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri sera, ha acceso disco verde al piano triennale delle opere pubbliche. Un atto importante che costituisce una vera e propria dichiarazione d’intenti relativamente a ciò che il comune intende realizzare e di quali infrastrutture vuole dotarsi.

Il sì è arrivato al termine di una doppia votazione (una relativa al piano 2019-2021, l’altra a quello edizione 2020-2022). Un particolare tecnico, che però non cambia la sostanza e l’importanza dell’atto.
Il piano, così come ha puntualizzato l’assessore ai Servizi a Rete, Geppino Pupella, è un documento da 204 milioni di euro, nel quale figurano ben 63 opere, che – inutile dirlo – se realizzate – riuscirebbero a cambiare il volto della città, perlomeno su notevoli ed importanti aspetti urbanistici ed infrastrutturali.
Si va, ad esempio, dalla ristrutturazione della scuola materna di via Polizzi a Pioppo, alla riqualificazione del quartiere Carmine (i cui interventi sono già iniziati), al completamento del complesso Guglielmo II, alla ristrutturazione del campo sportivo “Conca d’Oro”, alla costruzione del cimitero di piano Renda, alla demolizione dello scheletro dell’ex liceo “Basile”, propedeutica alla realizzazione della nuova “Scuola Innovativa”, argomento che fino a ieri aveva animato il dibattito politico. Fra le opere realizzande anche la riqualificazione del quartiere Ciambra, opere presso il quartiere Carrubbella, la realizzazione del depuratore di Grisì, la ristrutturazione dell’asilo nido Carrubbella, quella dell’ex casa protetta di Fiumelato.
Insomma, una serie di opere di grossa caratura, da anni nel mirino, ma finora mai realizzate. Per ciascuna, nel documento il comune deve indicare provenienza e importo del finanziamento pubblico o privato che sia, annualità di incidenza e soprattutto stato del progetto: cioè se “di massima”, “definitivo” o “esecutivo”.

“Un documento importante di programmazione – ha voluto sottolineare il sindaco Alberto Arcidiacono – che deve guidare l’operato dell’amministrazione comunale e che non appartiene a nessuno, se non a tutti noi”.
Curioso che per far passare il documento in aula, perlomeno quello 2019-2021, oggetto della prima votazione, sia stato decisivo il voto favorevole dei due consiglieri del gruppo di Forza Italia, Silvio Terzo e Mimmo Vittorino, senza il quale l’atto non sarebbe passato. L’esito della votazione, al momento del conteggio diceva, infatti, 12 sì e 8 astenuti sul totale di 20 consiglieri presenti. Il piano, come è agevolmente verificabile, è stato sostenuto dalla maggioranza ed ha visto l’astensione in blocco del gruppo de Il Mosaico, di Fabio Costantini e dei consiglieri di Alternativa Civica, Lo Coco e Capizzi.
Atteggiamento diverso da parte dei consiglieri forzisti nel corso della seconda votazione, avvenuta qualche minuto dopo, passata con 10 voti favorevoli con 9 astenuti.
Se tale condotta sia il frutto tangibile delle “prove tecniche di collaborazione” delle quali abbiamo parlato qualche giorno fa o risponda a logiche diverse lo si potrà riscontrare in un futuro prossimo.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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