Ancora tensioni in casa Pd: ''Ci sentiamo esclusi dal dibattito politico interno al circolo''

Nel partito cittadino un gruppo di tesserati dissente dalla gestione e scrive ai vertici provinciali

MONREALE, 6 marzo – Ancora malumori in casa del Partito Democratico monrealese, dove un gruppo di tesserati contesta la gestione della segreteria cittadina e scrive una lettera aperta al segretario provinciale, chiedendo un cambio di rotta nella conduzione del circolo, con uno sguardo verso le istanze del centrosinistra.

Nella lettera, che pubblichiamo integralmente, i tesserati affermano che pur guardando al PD, restano esclusi dal dibattito politico interno al Circolo.
“Il Partito Democratico monrealese – si legge nel documento – nonostante le logoranti vicissitudini dovute a dinamiche interne laceranti, ha sempre continuato a vivere grazie a tutti coloro che hanno continuato a portare avanti gli ideali politici di una sinistra fatta di passione,voglia di confronto democratico e spirito di abnegazione.
Ed è sulla spinta di questi ideali che riteniamo opportuno manifestare il disagio nel leggere le frequenti dichiarazioni con le quali il Segretario locale relega il Partito Democratico a semplice sostenitore della alleanza civica che impegna l’Associazione da lui fondata, inibendo quel ruolo attivo che consentirebbe al circolo di riacquistare visibilità, credibilità e prestigio.
In questo spirito di autentica rigenerazione vorremmo porre all’attenzione alcune riflessioni per rilanciare una azione politica volta a tutelate gli interessi della collettività ed a riconquistare la fiducia dei cittadini fortemente provati dalle difficoltà socio-economiche rese ancora più stringenti da questo stato di pandemia che ancora oggi imperversa
L’assenza del PD dal dibattito politico locale e ancor di più la equivoca commistione tra circolo partitico e liste civiche costituisce a nostro avviso un limite all’azione politica e rappresenta un serio ostacolo per la costruzione di un progettualità autonoma, credibile, condivisa.


L’ambiguità in cui si muove il partito a livello locale ha portato all’allontanamento di molti compagni e amici che non condividono la linea politica di sostegno acritico ad una amministrazione che con l’uscita dalla maggioranza del Mosaico è ancora più fortemente sbilanciata a destra ed in particolare verso il partito di Musumeci Presidente della Regione Siciliana.
Vero è che il consolidamento sul territorio di liste civiche e di associazioni politiche rappresenta un sintomo della vitalità democratica di un Paese, ed il PD, in quest’ottica, è stato e sarà sempre aperto alle istanze di partecipazione da esse affermato, ma esse possono risultare anche i luoghi del trasformismo politico e lo strumento mimetico per strategie dettate da opportunismi, soprattutto nell’imminenza delle scadenze elettorali.
Le componenti associative di qualsiasi forma, che si muovono nell’ambito dello spazio politico comune, sono quindi interlocutori privilegiati e componente fondamentale per il rafforzamento di un largo schieramento democratico, ma in un clima di piena, totale e reciproca autonomia. Esse, in un’ottica di reciproco arricchimento, non possono e non devono pretendere di occupare il partito e segnarne le cadenze, polarizzando per altro l’attenzione su angusti spazi esclusivamente municipalistici.
Da chi, come tanti di noi, si è battuto in passato per l’autonomia del sindacato dal Partito, non può essere accettata oggi una linea in cui sia il Partito cinghia di trasmissione delle Associazioni.
In questo contesto appare intollerabile quindi l’atteggiamento del segretario cittadino, rappresentante del partito, rappresentante di una lista civica e rappresentante sindacale. Una commistione di ruoli questa che perpetua un’ambiguità nociva per il circolo, per le Associazioni e per il sindacato.


L’azione politica della Sinistra e del Centro Sinistra, a cui noi guardiamo,deve essere limpida, depurata da opportunismi e commistioni, ispirata ai valori del bene comune,tradotti in scelte chiare e trasparenti, ed in percorsi autenticamente democratici, senza il ricorso a scorciatoie surrettizie,soprattutto se proiettate in un contesto nazionale che appare sempre più confuso, incerto e pericoloso.
Il disegno politico che si è affermato nel recente congresso, quello di contrabbandare la natura civica dell’attuale compagine governativa in una compagine politica, ha mostrato tutti i suoi limiti, è esploso miseramente con l’uscita dalla coalizione del Mosaico ed ha affrancato, avvantaggiandole, quelle deviazioni di stampo clientelare che si sono affermate nello schieramento avverso.
In questo nuovo assetto, squilibrato sempre più a destra, la presenza di liste civiche contrabbandate per circolo PD è ancora più dannosa, è pregiudizievole per il Partito, è invisa all’intero popolo della sinistra.
Riteniamo quindi di fondamentale importanza chiamare a raccolta tutte le forze del civismo attivo e impegnato, nel tentativo di ricostruire una nuova democrazia partecipata e una classe politica che, nel pieno rispetto delle proprie autonomie, possa riconoscersi in un Progetto di Rinnovamento vero per il Paese.
Solo l’iniziativa politica ed il dibattito, anche acceso, fatto nel rispetto delle regole democratiche rendono viva la democrazia.
Con la ferma convinzione che il compito di un circolo non è quello di approfittare del numero per sopraffare la democrazia, ma quello di incidere sul numero per allargarne il campo d’azione, riteniamo che sia giunto il momento per l’attuale Segretario del circolo PD di Monreale di rassegnare le dimissioni al fine di stimolare un confronto franco, leale e libero,capace di delineare una linea politica che sia consona ai valori e allo spirito dello statuto del Partito Democratico.

Davide Mirto
Fabio Ganci
Vittorio Di Salvo
Salvatore Glorioso
Lillo Arico’
Peppe Albano
Giuseppe Magnolia
Giuseppe Leto
Biagio Cigno
Anselmo Ganci
Giovanni Schimmenti
Angelo Marceca
Tonino Cammarata
Anna Leto