Dal consiglio comunale sì al piano economico-finanziario della Tari

Con 14 voti favorevoli e 5 astenuti approvata dal Consiglio comunale la relativa deliberazione

MONREALE, 30 dicembre – Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri sera è stata approvata la delibera che riguarda i costi di realizzazione del servizio di raccolta rifiuti per l’anno 2020.

Ben quattordici consiglieri comunali, appartenenti alla maggioranza, hanno espresso voto favorevole all’approvazione del piano economico-finanziario del servizio di raccolta rifiuti. Ad astenersi, invece, tra le fila dell’opposizione, cinque consiglieri comunali.

Dopo l’approvazione delle aliquote Tari per il 2020, avvenuta nello scorso mese di settembre, quando furono riconfermate le tariffe del 2019, il Consiglio comunale con l’approvazione del piano economico-finanziario chiude dunque la partita legata alla quantificazione della spesa per i rifiuti per l’anno in corso.
Rispetto ai costi risultanti da piano economico-finanziario approvato ed i costi stabiliti per il 2019 su cui, come detto, è stato definito il saldo della Tari per il 2020 si è venuto a determinare uno scostamento di circa settantamila euro, che potrà essere ripartito in tre anni a decorrere dal 2021 o neutralizzato, così come ha ipotizzato il dirigente del settore finanziario Ignazio Tabone, sulla base di risparmi di spesa al 31 dicembre o da maggiori introiti provenienti dalla raccolta differenziata ancora in fieri.

Ma proprio su questo punto non sono mancate le osservazioni critiche da parte dei consiglieri di opposizione che nei vari interventi hanno posto l'accento sulla mancata comunicazione di alcuni dati e sull’approssimazione rispetto alle cifre legate ai contributi provenienti proprio dalla raccolta differenziata.
Particolarmente critico, in particolare, il consigliere Pippo Lo Coco, che ha invitato il segretario comunale ad inviare la relazione allegata al piano economico-finanziario alla Corte dei Conti. ''Non è giusto - ha detto in aula, riferendosi proprio alla carenza di dati rispetto agli introiti da raccolta differenziata- che le responsabilità di dirigenti e funzionari ricadano sulla politica''.