Ecco perché l’abolizione del 30 per cento servirà a tutti

“Credo che quella di ieri sia una data spartiacque nella storia della nostra città"

MONREALE, 2 settembre – C’era molta attesa attorno al provvedimento che l’amministrazione Arcidiacono aveva annunciato di voler adottare: quello dell’abolizione del cosiddetto “30 per cento”. Un vero e proprio balzello, che la votazione di ieri sera ha cancellato, dopo 40 anni di sgradita presenza.

Soddisfatto, ovviamente, il sindaco Alberto Arcidiacono, che parla di “data spartiacque nella storia della nostra cittadina”, che prima di incassare il “sì” dell’aula, ha dovuto attendere che questa respingesse i cinque emendamenti proposti dal gruppo “Il Mosaico”. Emendamenti che – come abbiamo scritto in sede di cronaca – sono stati ritenuti pregiudiziali per la forza consiliare di maggioranza, che – proprio per questo motivo – pur condividendo la ratio del provvedimento, si è astenuta al momento del voto finale.
“Facciamo due conti? – dice il sindaco a Monreale News – Prima di oggi un cittadino per cedere il cosiddetto 30 per cento del suo terreno era costretto a farsi fare un frazionamento da un professionista, pagando mediamente una somma di circa 1.500 euro come parcella. Quindi andava dal notaio per la cessione del terreno, sborsando altri 2.500 euro in media. Una spesa iniziale, quindi, di 4.000 euro non avendo più il terreno.


Adesso? Avrà invece la possibilità pagare secondo tariffe da “verde agricolo” abbattute del 50 per cento. In pratica per un terreno di circa mille metri quadrati dovrà sborsare circa mille euro, contro i 4.000 di prima, in più mantenendo la proprietà di quel lotto, del quale potrà disporre come crede, ovviamente non alterando la cubatura. Credo che il vantaggio sia evidente per tutti.
In alternativa – prosegue il primo cittadino – potrà destinare quell’area a verde attrezzato, per esempio piantando degli alberi o mettendoci delle panchine, abbellendo l’area, per una rivalutazione ambientale”.
E il Comune che vantaggi ne avrà? “Potrà ottenere sempre una misura compensativa – dice ancora Arcidiacono – ma non sarà costretto a manutenere dei lotti di terreno sparsi per tutto il suo vasto territorio, dei quali spesso non sapeva cosa farsene, che – proprio perché senza manutenzione – potevano essere causa di danni ambientali, soprattutto in casi di incendio. E’ evidente, pertanto, che si tratta di un provvedimento spartiacque, i cui benefici non tarderanno ad arrivare. Senza contare che varrà anche per i terreni già ceduti che possono tornare agli antichi proprietari. Sono convinto che si tratti di un circuito economico che agevolerà tutti”.