“Un governo del quale anche Mario Caputo è parte integrante”
MONREALE, 20 agosto – Un intervento in tackle, simile a quelli in cui si produceva quando, da ragazzo, partecipava a sfide calcistiche accese al campo sportivo. I destinatari, però, stavolta, anziché avversari con maglia diversa, sono il governo Musumeci e il deputato regionale Mario Caputo.
Silvio Russo, segretario del circolo del Pd di Monreale, nonché componente del direttivo regionale dei Dem, come spesso usa fare, non è uno che dica le cose a metà, né avvezzo a perifrasi edulcorate. Nella fattispecie, al centro della questione c’è la situazione dei lavoratori forestali, seduti a braccia conserte sul divano di casa, mentre il territorio monrealese brucia tra il panico di chi ha visto le fiamme a poche decine di metri dalla propria abitazione.
Tutto questo , qualche mese dopo che era stata annunciata l’istituzione di un presidio forestale a San Martino delle Scale, alla presenza dell’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro.
“Sembrava la risoluzione al gravoso problema degli incendi – afferma desso Russo – invece la verità è assai diversa e senza fare proclami cerchiamo di dire veramente come stanno le cose.
Attualmente i forestali della manutenzione dei boschi, cioè quelli che realizzano le opere di prevenzione agli incendi, sono tutti sospesi. Mentre sono in servizio, ovviamente, gli addetti allo spegnimento degli incendi (servizio antincendio).
Lasciare i demani forestali sprovvisti di lavoratori, ad agosto, nel pieno della emergenza incendi – dice ancora l’esponente Pd – è un grande errore perché questi lavoratori, oltre a completare le opere di prevenzione dagli incendi, potrebbero svolgere servizi di vigilanza attiva nei demani e nei punti sensibili, oltre a dare una mano importante nella bonifica dei terreni percorsi dagli incendi per evitare nuove riprese come accaduto qualche giorno fa .
I lavoratori sono sospesi per colpa del governo della Regione e della sua maggioranza di cui Caputo è parte integrante che, pur conoscendo l’emergenza incendi della Sicilia, non ha reso disponibili tutte le risorse finanziarie necessarie per il comparto forestale.
Infatti dei circa 250 milioni di euro che servono per svolgere le attività nei boschi, 110 milioni erano stati inseriti nella finanziaria regionale vincolati (quindi bloccati) ad un accordo da fare con lo Stato.
Grazie all’intervento del Partito Democratico in commissione Bilancio, di questi 110 milioni 50 sono stati resi disponibili subito, invece i rimanenti 60 sono rimasti bloccati e lo sono tutt’ora.
La indisponibilità di queste risorse finanziarie ha causato la sospensione dal lavoro dei forestali. Danno su danno, considerato che circa 14.000 lavoratori sono a casa sospesi mentre i boschi ed il nostro territorio bruciano.
Difronte alla mano criminale di un incendiario a volte c’è poco da fare - prosegue – se non riuscire ad individuarlo ed arrestarlo, ma di certo il governo della Regione ha la colpa di non avere previsto la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per mettere in campo questa forza lavoro che con opere utili di prevenzione e con la vigilanza certamente avrebbe limitato i danni che vediamo nel nostro territorio e nella Sicilia tutta, di un patrimonio ambientale devastato.
Caputo - conclude Silvio Russo – dovrebbe chiedere scusa ai cittadini del perché tantissimi lavoratori per decisione del governo Musemeci sono a casa senza lavoro mentre i boschi bruciano. Altro che chiedere l'intervento dell'esercito per salvaguardare i boschi, l'esercito dovrebbe intervenire per cacciarvi a casa “.
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