Sarà solo un momento di preghiera, attraverso un percorso accorciato rispetto a quello tradizionale
MONREALE, 27 aprile – La processione del Santissimo Crocifisso si farà, seppur in forma ridotta e per nulla festosa. Sarà solo un momento di preghiera, per piangere con il conforto della fede tre giovani vite spezzate dal far west di ieri notte.
La decisione è maturata stasera, al termine di un incontro fra il vescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, il rettore della Collegiata, don Nicola Gaglio e il consiglio direttivo della confraternita, presieduto da Giuseppe Messina.
La processione, come detto, non avrà alcun carattere festoso e sarà priva dei tradizionali contorni che rendono l’evento un momento di colore, oltre che di fede. Nessun addobbo, quindi, nessuna banda musicale, nessuno stendardo, nessun gioco di fuoco. Da festeggiare non ci sarà proprio nulla. Sarà solo un momento di preghiera, per manifestare il dolore di una comunità attraverso la fede e stare vicino a tre famiglie ferite e morte dalla terribile perdita dei loro ragazzi.
La processione seguirà quello che viene chiamato il “vecchio percorso”, quello individuato originariamente da monsignor Venero. Dalla Collegiata, pertanto, attraverso il Pozzillo e la via Antonio Veneziano, raggiungerà largo Canale, dove è in programma un momento di preghiera, presieduto dal vescovo. L’itinerario proseguirà, quindi, non salendo per via Pietro Novelli, in direzione abbeveratoio, ma facendo ritorno per la “Varanni”, dirigendosi verso piazza Vittorio Emanuele. Una volta giunto lì, il Crocifisso sarà portato sul luogo del delitto, per un altro momento di preghiera che si preannuncia fin da ora estremamente toccante.
Quindi ingresso in cattedrale, dove si svolgerà una nottata di veglia. Il simulacro resterà in duomo, almeno fino a sabato 10, quando poi si vedrà quale sarà il da farsi.