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Monreale, stop alla vendita di souvenir e gadget con simboli mafiosi

| Nicola Giacopelli | Cronaca varia

Il divieto è imposto da un’ordinanza firmata dal sindaco Arcidiacono

MONREALE, 25 aprile – Da ora in avanti non sarà più consentita, nell’intero territorio comunale di Monreale, la vendita al pubblico di souvenir e gadget che inneggiano alla mafia e ai mafiosi.

Il divieto è sancito da un’apposita ordinanza che il sindaco Alberto Arcidiacono ha firmato ieri, su proposta del comandante della Polizia Municipale Luigi Marulli.
L’iniziativa fa seguito ad analoghi provvedimenti che in diversi centri turistici siciliani sono stati di recente adottati dalle amministrazioni comunali, nell’intento (certamente lodevole) di evitare la commercializzazione di oggetti che, sia pure in maniera indiretta, fanno riferimento alla criminalità mafiosa o che semplicemente la richiamano “in termini positivi”.

Da ricordare che la scorsa estate l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò, aveva invitato le società che gestiscono gli aeroporti di Palermo, Catania, Comiso, Trapani, Lampedusa e Pantelleria a bloccare la vendita di gadget e souvenir a tema mafia negli spazi commerciali degli scali.

«Questi oggetti incatenano la nostra isola a stereotipi mortificanti - aveva dichiarato lo stesso Aricò - e richiamano un fenomeno criminale dal quale la Sicilia si sta sforzando di liberarsi grazie al sacrificio di eroi civili e all’impegno quotidiano della stragrande maggioranza dei cittadini: dobbiamo invece fare il massimo sforzo per diffondere la vera immagine di una terra ospitale e laboriosa».

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

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