Una salma sarebbe stata estumulata e posta nell’ossario, ma la lapide sarebbe rimasta misteriosamente al suo posto
MONREALE, 21 gennaio – La lapide c’è, la salma forse no. Un interrogativo che potrebbe sembrare uno scherzo, ma che scherzo non è. Anzi, con ogni probabilità è una cosa seria.
Perlomeno questo è ciò che sostiene il gruppo consiliare del Partito Democratico, che ha presentato una interrogazione all’amministrazione comunale, denunciando un fatto singolare, ma non si sa poi fino a che punto.
Secondo ciò che sostengono i consiglieri Davide Mirto e Sandro Russo, al cimitero comunale di Monreale la salma, appartenente allo scomparso Antonino Verturella, sarebbe stata estumulata, per essere collocata nell’ossario, al termine del suo processo di mineralizzazione, così come avviene solitamente. E fin qui tutto normale.
Successivamente, però, come è stato pure sottolineato ampiamente sui social, nello stesso loculo, sarebbe stata apposta la stessa lapide. “Come se l’estumulazione non fosse mai avvenuta”, è la denuncia dei Dem, che vanno oltre: “La lapide, estratta intatta durante la riapertura del loculo, evidentemente è stata ricollocata ad arte per tenere "in caldo" il posto ad un’altra salma”.
Un fatto che, se confermato, farebbe a pugni con le circa 150 salme collocate a deposito al cimitero monrealese, che e aspettano da tempo di essere degnamente seppellite.
Con la loro interrogazione, adesso, i consiglieri del Partito Democratico vogliono sapere se l’amministrazione è a conoscenza dell’accaduto, se è al corrente che possano esserci altri casi simili e quali sarebbero le ragioni per le quali tenere nascosto uno o più loculi vuoti e perché per almeno due mesi si sarebbe impedita una degna sepoltura ad una delle tante salme in attesa. Chiedono, inoltre, se esiste un libro dei verbali dei loculi comunali e se c’è una cronologia e un criterio guida per operare le nuove sepolture che non siano condizionate da criteri clientelari e viziati da interessi privati”.