La storia di un 74enne monrealese che si rivolge all’assessorato regionale alla Salute
MONREALE, 23 settembre – Soffre di cardiopatia “dilatativa” e da più di vent’anni convive con fenomeni ci fibrillazione atriale parossistica, divenuta ormai permanente. Per questo è sottoposto ad una corposa terapia farmacologica.
Involontario protagonista di questa situazione è M.E.G., 74 enne monrealese, divenuto ormai paziente abituale dell’Ismett di Palermo. Una situazione come tante se ne vedono e che caratterizzano la vita di numerosi pazienti. Purtroppo per lui, però, nel ricco piano terapeutico è compreso un farmaco che gli farebbe bene, l’Omega 3, dalla cui assunzione ha tratto beneficio, ma che gli viene negato, perché l’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco) solleva il rischio di fibrillazione atriale per i pazienti che subiscono un trattamento superiore ai 4 grammi giornalieri.
Lui però ne assume solo 2 con altrettante somministrazioni: una al mattino e una la sera. Nella da fare, però, perché nessuno si vuole prendere la responsabilità di derogare, considerate le quantità ridotte che gli occorrerebbero. Una stortura, quindi: da un lato l’Omega 3 è fra i farmaci che servono alla sua situazione, dall’altro, considerato che una quantità eccessiva potrebbe provocargli fibrillazione, nessuno è disposto a mettere nero su bianco.
“Ho telefonato diverse volte all’assessorato regionale alla Sanità – racconta M.E.G. a Monreale News – ma finora senza successo. Mi hanno detto di essersi rivolti all’Aifa e di non avere ricevuto ancora alcuna risposta, nonostante diversi solleciti. Adesso, però, forse perché sono diventato insistente, credo di essere il rompiscatole della situazione e nessuno risponde più alle mie telefonate. Cosa deve fare un cittadino per ottenere quello cui avrebbe diritto? È possibile sapere qual è la linea di condotta da mantenere?”.