L’assessore alla Salute Volo: «Chiarire le cause e trovare soluzioni al sovraffollamento»
PALERMO, 23 dicembre – Sopralluogo urgente all'ospedale Ingrassia di Palermo degli ispettori incaricati dell'assessorato regionale alla Salute.
E' stato disposto oggi e l'obiettivo dell'attivita' di verifica, avviata dal dipartimento per le Attivita' sanitarie, e' quello di definire le condizioni nelle quali si e' verificato il decesso di una paziente di 76 anni, rilevando eventuali responsabilita'. La donna e' morta in seguito a un'infezione contratta all'ospedale Ingrassia di Palermo, dove era rimasta per otto giorni al pronto soccorso, in Astanteria, in attesa di ricovero sin dal 10 dicembre.
Dopo il trasferimento in Medicina generale (avvenuto il 18 dicembre) la donna si e' aggravata ed e' spirata nel giro di un paio di giorni, venerdi' scorso. "L'assessorato - dice l'assessore Giovanna Volo - a seguito di questa notizia di cui siamo ovviamente molto dispiaciuti, ha subito disposto un'ispezione per comprendere quali siano state le difformita' organizzative che hanno determinato per l'anziana donna un protrarsi del ricovero in astanteria e l'impossibilita' di un ricovero in degenza ordinaria o in terapia intensiva. L'autopsia chiarira' le cause del decesso.
E' evidente, pero', che fatti ed episodi come questi non solo ci addolorano, ma ci allarmano per tutto quello che riguarda la gestione dell'assistenza sanitaria ospedaliera, specialmente nel periodo delle festivita'. Cercheremo di capire quali siano state le cause che hanno determinato questo sovraffollamento, per individuare delle possibili soluzioni da applicare intanto con urgenza".
La 76enne soffriva di numerose patologie, aveva avuto una cardiopatia ischemica, un carcinoma mammario e il diabete mellito di tipo II. Il ricovero era legato a sintomi di protratta inappetenza e nausea persistente. "Mia madre - aveva detto la figlia, Romina Gelardi - e' stata tenuta al pronto soccorso senza l'adeguata terapia antibiotica preventiva in una paziente oncologica affetta da cardiopatie gravi e in eta' avanzata, portatrice di pacemaker. Tenerla li' in mezzo a tutti i pazienti del pronto soccorso l'ha esposta alle infezioni".
(AGI)