È stata posizionata ieri in una fessura nella pietra, visibile ai devoti. LE FOTO
PALERMO, 13 luglio – "O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole"(Ct 2,14).
In perfetta armonia con il Cantico dei cantici, la colomba in ceramica con decori a smalto ed a incisione, realizzata dall'artista Elisa Messina non poteva trovare posto migliore.
Nel 400esimo anniversario dal ritrovamento del corpo miracoloso di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo e copatrona di Monreale, insieme a San Castrense, l'opera della ceramista è tornata nel Santuario di Monte Pellegrino. È stata posizionata ieri in una fessura nella pietra, visibile ai devoti. Il manufatto era stato donato nel 2017 dalla figlia, Maria Grazia Bonsignore, al parroco di quegli anni Don Gaetano Ciravolo che l'aveva collocata nella Teca accanto alla statua della Santuzza.
Nel santuario palermitano la colomba non è l'unica opera a firma monrealese, nella cappella è presente anche un'acquasantiera realizzata e donata dalla Bonsignore. L'opera raffigura il volto di Santa Rosalia con i simboli che le appartengono e con il Crocifisso in mano. Le fanno da corona le immancabili rose e il coro degli angeli.
"È stato un momento di grande emozione - commenta Maria Grazia Bonsignore - e ringrazio don Natale Fiorentino. Sono molto devota a Santa Rosalia, per me ancora prima di essere una Santa è una donna, ammiro il suo coraggio. La spiritualità che si vive nel santuario restituisce pace".
Si tratta di un pezzo unico della produzione di Elisa Messina, realizzato oltre 20 anni fa. La colomba è una figura che utilizzava spesso nelle sue opere, probabilmente per la simbologia che richiama come la pace. È possibile trovare dipinti di colombe anche nei piatti e in altre realizzazioni.