Monreale: 41 anni fa l’assassinio del capitano Mario D’Aleo, oggi il ricordo
Con lui morirono anche l’appuntato Giuseppe Bommarito e il carabiniere Pietro Morici. LE FOTO
MONREALE, 13 giugno – Si è svolta stamattina in via Venero a Monreale, la cerimonia commemorativa organizzata dall’Arma dei Carabinieri in sinergia con Comune di Monreale, in occasione del 41esimo anniversario dell'omicidio, per mano mafiosa, del capitano Mario D'Aleo, dell'appuntato Giuseppe Bommarito e del carabiniere Pietro Morici.
Alla manifestazione hanno preso parte, fra gli altri, i familiari delle vittime, il comandante di Legione Generale di Divisione Giuseppe Spina, il Prefetto Massimo Mariani, il questore Vito Calvino, l’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, il comandante gruppo Monreale, tenente colonnello Giulio Modesti, il capitano Niko Giaquinto , il comandante della stazione Carabinieri Antonio La Rocca e l’associazione nazionale Carabinieri in congedo.
A portare il saluto da parte dell’amministrazione è intervenuto il sindaco Alberto Arcidiacono che ha voluto ricordare i valorosi militari che sono diventati degli eroi per la lotta alla mafia. Il primo cittadino ha ringraziato tutte le autorità, cittadini e gli studenti delle scuole che sono stati presenti con striscioni e canti. Insieme a lui, a rappresentare le istituzioni, sono intervenuti il deputato regionale Marco Intravaia.
“Oggi è una giornata che reca tristezza – ha dichiarato Arcidiacono- ma è anche fonte di gioia perché i tre nostri eroi, perdendo il bene prezioso della loro vita, hanno dato un segno di speranza alle nuove generazioni per una vita all’insegna della legalità. Ringrazio tutti e in particolar modo i ragazzi che portano avanti il ricordo della memoria per il bene comune”.
Alla cerimonia hanno presenziato anche il sindaco di Balestrate Vito Rizzo e Franca Bommarito, sorella dell’appuntato scomparso, la quale, insieme alle autorità ha preso parte alla scopertura dell’alto rilievo realizzato dal maestro ceramista Nicolo’ Giuliano, raffigurante il capitano D’Aleo e gli appuntati Morici e Bommarito. Presenti anche una delegazione delle scolaresche della Guglielmo II e della Morvillo el'associazione "Liberi di lavorare".
“La collocazione in questa sede urbana di questa mia opera – ha detto il maestro Giuliano - contribuisce a completare il “Percorso della memoria” – che ho immaginato diversi anni fa, a partire dall’opera dedicata al capitano Emanuele Basile, donata alla città di Monreale e all’Arma dei Carabinieri”.
Precedentemente l’assassinio dei tre militari era stato commemorato pure in via Scobar a Palermo, luogo del delitto.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dal comandante della Legione Giuseppe Spina che ha condiviso questa idea insieme a tutti i carabinieri, impegnati nella lotta alla mafia. I volti dei tre militari sono stati incastonati sulla pietra lavica dell’Etna che per la sua resistenza potrà resistere nei secoli. Il colore delle immagini de carabinieri è il verde Lampedusa, che rappresenta la speranza per le nuove generazioni. Alle loro spalle è raffigurato il crepuscolo. Intanto, presso l’archivio storico comunale da oggi sono state esposte le delibera di giunta municipale consiglio comunale approvate dall’amministrazione il giorno dell’eccidio, dalle quali si evince che per quell’evento luttuoso, che colpì la comunità monrealese, sono state proclamate tre giornate di lutto cittadino, in onore dei militari uccisi, e che prima dei funerali celebrati al Duomo di Monreale, venne allestita la camera ardente presso l’aula consiliare del Comune di Monreale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sandro Pertini
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