L’appuntamento si inquadra nel ciclo formativo già avviato con successo
MONREALE, 25 febbraio – Si è tenuto ieri pomeriggio al circolo Auser “Biagio Giordano” di Monreale un incontro formativo sul tema poco conosciuto delle malattie epatiche e della relativa alimentazione.
L’appuntamento si colloca in prosecuzione al ciclo di conferenze di medicina effettuate nei mesi scorsi, dopo quella sul diabete, quella sulle malattie cardiovascolari, sull’ansia e depressione postcovid, prevenzione oncologia, prevenzione malattie cardiache, apparato digerente ed attività posturale.
I lavori, coordinati da Biagio Cigno, hanno visto susseguirsi le relazioni di Salvo Porrovecchio che fino a due mesi fa (prima di andare in pensione) ha ricoperto la carica di incaricato del reparto di gastroenterologia del Policlinico di Palermo, che ha illustrato grazie anche a delle slide, l’insorgere delle malattie epatiche ed i rimedi positivamente raggiunti in questi ultimi anni. Si è passati, infatti, come terapie curative, dall’interferone iniziale, all’interferone xxxx associato alla ribavirina, per concludere con l’attualissimo sovaldi che risulta efficace nel 98% dei pazienti trattati.
Giada Lombardo, dietologa e nutrizionista, si è invece soffermata sull’alimentazione necessaria e consona al fine di evitare l’insorgere o l’aggravarsi della sintomatologia epatica, illustrando i vari alimenti con alto contenuto proteico ed antiossidante che rallentano l’affaticamento e l’ingrossamento del fegato a causa di una cattiva o scorretta alimentazione.
In conclusione il dottor Palermo, che è stato in servizio presso il Policlinico di Palermo nel reparto di chirurgia generale, trapianti di rene, nefrologia e dialisi, ha concluso i lavori introducendo le nuove tecniche farmaceutiche nella ricerca preventiva ed attualmente in attuazione.
Ai lavori ha partecipato il sindaco Alberto Arcidiacono che oltre a portare i saluti di tutta l’Amministrazione si è complimentato per l’attività svolta dal Circolo. Folto pubblico, come al solito attento ed interessato.