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Piano per l'Assetto Idrogeologico del bacino dell'Oreto, c'è l'ok della Regione

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

L'Autorità di bacino ne approva dieci, coinvolti in tutto dodici Comuni dell'Isola

PALERMO, 5 ottobre – C'è anche il Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI) del bacino del fiume Oreto, ricadente nei territori di Palermo e Monreale, fra i dieci che sono diventati definitivi e che coinvolgono complessivamente dodici Comuni siciliani.

Altri quattro risultano, invece, "adottati" e potranno diventare pienamente operativi dopo trenta giorni se le amministrazioni, entro questo limite di tempo, non apporteranno eventuali osservazioni. Sono questi i risultati dell'ultima seduta della Conferenza operativa dell'Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, organismo preposto, fra le altre funzioni, a esprimere i pareri necessari a rendere esecutivi i Pai. Con l'approvazione dei piani, dunque, la Regione dota il territorio di un importante strumento di pianificazione dei diversi bacini.

Dei dieci piani approvati due ricadono nell'Agrigentino, nei Comuni di Licata e Montevago; uno nel Catanese e riguarda i Comuni di Mascalucia e Nicolosi; quattro nel Palermitano: Campofelice di Fitalia, Contessa Entellina, Vicari e il Pai che coinvolge il capoluogo e Monreale; due i piani definitivi nel Trapanese, ad Alcamo e Pantelleria; uno, infine, nel Siracusano, per il Comune di Cassaro. I quattro piani "adottati" sono: nel Ragusano, quelli del capoluogo e di Ispica; quello di Cefalà Diana nel Palermitano; il Pai per Misiliscemi e Paceco, nel Trapanese. Per questi la conferenza operativa dell'Autorità di bacino potrà procedere all'approvazione definitiva solo una volta trascorsi trenta giorni senza che i Comuni abbiano apportato eventuali osservazioni.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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